Immagine di Brian Wolfe
nel grembo dormiva cullata
dall’ onda del sangue e nel sangue
cresceva, formava la vita
il granello di senape che inseminava
l’ oggi e il domani
preparava la trama lucente
agganciata com’ era all’ attesa
ed era di tutti i colori il suo mondo
di tutti i sapori
di ogni profumo sapeva
di ogni sorriso
era un canto infinito ancora sospeso
un sospiro che lieve cresceva smuoveva
i riccioli biondi del tempo momento attimo
di speranza steso nel sole.
Da http://www.windoweb.it
il tuo piccolo pruno ha perso l’ ultima
foglia
rossa una goccia di sangue sulla fronte
oggi
ti ho liberata
librata nel vento d’ autunno
ti ho lasciato andare in felicità
ti ho salutata e auspici dal cielo ho tratto
dalle nuvole grigie dalla pioggia leggera da ogni singola breve goccia da ogni dolce umore della terra
e solo profumo è rimasto diffuso come calore
profumo
per ossa stanche
e contorte.
Alessandro Tofanelli, Oro al tramonto
di foglie come d’ oro
riempio il cuscino su cui posare il capo
la notte
quando s’ addensa l’ ombra e penetra
con parole acute come spilli
il vuoto intorno
il vuoto dentro
respiro piano per tema del rumore
leggo geroglifici braci di fuoco antico
con mani piccole dalla forte presa
di foglie autunnali colmo il pozzo senza fondo
dove si sperde la misura e
il sonno tarda
ricerco a tasto, cieca come sono, ogni perduto
istante l’ occhio assoluto
dell’ esser come sono
ghirlanda di foglie luminose e sparse
pongo sul capo e cerco oltre da me
raschiando insonne terre erbe all’ infinito sperse
la radice
il punto nel sangue da cui l’ ora trarre
di ogni mio istante.
Per esser io come sono.
duy huynh, Floating meditation
sotto il cielo
rasserenanti nuvole rosate come fiocchi che galleggiano in remoti tramonti
sotto il cielo
la terra bruna a solchi rigogliosi in attesa della notte e dei suoi fermenti
sotto il cielo
l’ uomo e l’ impronta di generazioni nei secoli sorrisi sospiri menzogne verità amore e odio
vita e morte
si srotola l’ intreccio delle strade in meandri invisibili all’ occhio
graffiti incisi in antiche caverne dove ancora risuona il ruggito del primo fuoco
si dipana la matassa dell’ anima
delle memorie fertili e sterili seminate nel sangue
coltivate e mietute nel tempo di un breve battito
sotto il cielo, questo cielo, si inseminano lunghi richiami di voci le ombre
di carne tiepide come cenere dopo la notte.
Immagine di nino evola
le conto
le croci
innalzate sul mio personale Golgota
come alberi hanno messo radici
profonde a nutrirsi del sangue
se provo a contarle mi smarrisco
sono tante
le curo ogni giorno
lucido il legno
e se le mani si fanno piene di schegge
non conta
le mie croci risplendono luminose e pure
lavate dal dolore
in sentore d’ eterno.
Immagine di aquila460 da Flickr
e il sangue disegna la via
del tempo
liquidi corsi in ragnatele disegnate
da follia comune offesa perpetua in perpetui corsi e ricorsi
- parla la storia dell’ uomo sulla terra attonita al dolore e al pianto –
e solo la memoria resta memoria chiama ancora al riscatto
inascoltata
costruita di ossa in ossari sul fiume che s’ ingrossa fra argini sempre più bassi
il tracimare del sangue è in agguato
- quando l’ ultimo lume annegherà la luce -
.
eppure un solo sole scalda l’ ieri e l’ oggi e una sola carne
tutti riveste, fragile calda feconda
una sola carne una sola voce che chiama alla vita.
.
Tutti radici dello stesso albero.