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Ogni segno

dicembre 23rd, 2010 by admin

Icona della Natività – scuola di Rublev -

Ogni segno

amplissima la volta notturna,  si frangono luci improvvise, saettanti rumori

pro(fondi)ssimo il silenzio

stirpe di pastori

nomadi greggi e tende a sventolar

deserti

oasi d’ acqua dolce e palme di

respiri verdi

le voci antiche frantumate perse

ingoiata la lingua

la parola balza di crepa in crepa e sfugge

il nome        aridità dell’ aria

una culla

sospesa nel sospiro immoto

regge il peso  dell’ unico grido

che ogni segno contiene dell’ uomo.

Every sign

huge the nightly welkin, sudden lights crushing, flashing sounds

deep the silence

kin of shepards

wandering flocks and canvas flying

deserts

oasis in sweet water and green breathing

palms

ancient voices scattered lost

the tongue swallowed

the word dashes from  crack to crack     escapes

from the name           dryness of air

a cradle

hanging from the motionless sigh

bears the weight   of the only   scream

that every sign  holds of men.

Notturno

settembre 13th, 2009 by admin

 

Fotografia da Flickr

Vortice scuro
fra due pietre
rosse
il grido del pazzo
oltre il
limitar del bosco
notturno spettro
braccia desolate
nella landa
detriti
a valle 
 
corrono
ombre
come di ricordi.
 
Pubblicato in Poesia, rivista di Crocetti Editore
  

Cuore sospeso

febbraio 16th, 2009 by admin

Una poesia di Vicente Aleixandre 

da La distruzione o amore,
1933

Uccello come luna,
luna pendente o bella,
bassa come un cuore che si stringe,
sospesa senza filo a una lacrima oscura.
Tristezza contagiosa
nel deserto del nulla,
senza un corpo incantevole,
senza un’anima o vetro
dove poter riflettere un bel raggio.
La chiarità del petto o forse del mondo,

con in mezzo sospesa la medaglia,

bacio che s’è rappreso in sangue puro,

muscolo doloroso, cuore fermo.

Un uccello soltanto, forse ombra,

forse anche la dolente latta triste

o il becco affilato che su un labbro

recise fiori, un giallo filo o polline di luna.
Per questi raggi freddi,

medaglia ormai compiuta o solitudine,

spettro quasi tangibile

di una luna o di sangue o bacio infine.
 

Vicente Aleixandre fu membro dell’Accademia Española e nel 1977 ricevette il Premio Nobel per la letteratura.