Ogni segno
Ogni segno
amplissima la volta notturna, si frangono luci improvvise, saettanti rumori
pro(fondi)ssimo il silenzio
stirpe di pastori
nomadi greggi e tende a sventolar
deserti
oasi d’ acqua dolce e palme di
respiri verdi
le voci antiche frantumate perse
ingoiata la lingua
la parola balza di crepa in crepa e sfugge
il nome aridità dell’ aria
una culla
sospesa nel sospiro immoto
regge il peso dell’ unico grido
che ogni segno contiene dell’ uomo.
Every sign
huge the nightly welkin, sudden lights crushing, flashing sounds
deep the silence
kin of shepards
wandering flocks and canvas flying
deserts
oasis in sweet water and green breathing
palms
ancient voices scattered lost
the tongue swallowed
the word dashes from crack to crack escapes
from the name dryness of air
a cradle
hanging from the motionless sigh
bears the weight of the only scream
that every sign holds of men.
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dic 31st, 2010 at 20:30
“le voci antiche frantumate perse
ingoiata la lingua
la parola balza di crepa in crepa e sfugge”
a volte ci sono versi che fanno sobbalzare l’anima. Portano nel vento, nella sabbia. Potrebbe essere caldo o gelo, nulla importa in quell’attimo di – sentire -.
Grazie.
clelia
gen 8th, 2011 at 11:33
Abbiamo “sentito” allo stesso modo, dunque. Anche per questo, grazie a te, cara Clelia.
gen 8th, 2011 at 17:16