Echi
Józef Szajna
prospettive nude e solo un ricordo di nuvole
trasmigranti
essenzialità della strada
sterilità di uno stare asettico
perpendicolarità di linee, mentre
straripa il fiume e il lago tracima
la folla incalza e impazza
cadon le stelle in massa
gira la luna i volti alterni
e sentori di ricordi sgomitano
fra gomitoli di zucchero filato
i suoni chiari corrono
sciolti come cani.
Il cuore batte, spaccato,
echi traendo dal tamburo.