Echi
Józef Szajna
prospettive nude e solo un ricordo di nuvole
trasmigranti
essenzialità della strada
sterilità di uno stare asettico
perpendicolarità di linee, mentre
straripa il fiume e il lago tracima
la folla incalza e impazza
cadon le stelle in massa
gira la luna i volti alterni
e sentori di ricordi sgomitano
fra gomitoli di zucchero filato
i suoni chiari corrono
sciolti come cani.
Il cuore batte, spaccato,
echi traendo dal tamburo.
“e sentori di ricordi sgomitano
fra gomitoli di zucchero filato”
sono echi “spezzati”, transiti di immagini a rendere la parola “spaccata”
e una sensazione, del ricordo che tornando a galla frantuma la visione, moltiplicado le tessere che la compongono
scrittura efficace e incisiva
grazie
mag 17th, 2011 at 11:59
A te, come sempre, grazie per la lettura!!!
mag 18th, 2011 at 19:47
La sensazione di una fine del mondo, di un fare i conti col passato.
A presto.
mag 21st, 2011 at 17:55
Grazie, Fiorella. Credo che, quando l’ ho scritta, stavo proprio tentando di far i conti… con me stessa e non solo…
mag 21st, 2011 at 20:18