Voce
Zdzisław Beksiński, Drawing
inutile il ri – chiamo
si perde in
echi solitari fra ceppi
residuali di età trascorse
inutile il ri – chiamo
all’ orecchio sordo
dove la parola trafila
inascoltata
trame di silenzio
altissima la voce si fa
grido e domanda
invocazione
maledizione infine
in ginocchio sulla pietra
incide onde
graffi concentrici
di rivoltate ferite
persistenti
e suona la tempia
a tempo con il battito
del volo ala ad ala
l’ aria percuotendo
fino alla luna
tutto corre in queste parole
parola, voce, grido, silenzio, domanda, eppure tutto sembra già “perduto”
elina
nov 9th, 2012 at 19:41
… già, “sembra perduto” davvero… annegato nel niente. Grazie, Elina.
nov 9th, 2012 at 20:48
Molto dolenti le tue poesie, Daniela. Eppure il richiamo non va perduto, non del tutto. Basta che una sola persona lo (r)accolga, in questa vita od oltre, e non sarà stato inutile. Un abbraccio.
nov 10th, 2012 at 13:53
Ti ringrazio, Rose, per le tue parole, tutte vere. Grazie, dmk
nov 11th, 2012 at 14:09