Giorno della Memoria: La Bontà Insensata
Gabriele Nissim, La Bontà Insensata, Ed. Mondadori, 2011, pp.272, Euro 18, 50
I grandi pensatori del Novecento, da Hannah Arendt a Vasilij Grossman, da Hans Jonas a Varlam Šalamov, riletti da Gabriele Nissim nel suo ultimo libro “La bontà insensata. Il segreto degli uomini giusti”, edito da Mondadori. Una riflessione sul bene possibile nelle situazioni estreme, sul significato dei termini responsabilità, dignità, verità, giudizio, perdono, conciliazione, nel tentativo di individuare quale sia la molla che spinge alcuni uomini a gesti di bontà apparentemente senza senso.
«I Giusti - dichiara l’autore – non uomini santi ma imperfetti come lo siamo tutti, li possiamo considerare degli amici che ci insegnano a vivere la nostra quotidianità con il piacere di venire in soccorso del più debole, di avere il coraggio di pensare da soli, di non mentire a noi stessi, di essere capaci di mettersi al posto degli altri, di saper perdonare, di non sentirsi depositari della verità».
Un progetto, quello del libro, che nasce dai lunghi colloqui di Gabriele Nissim con Moshe Bejski, l’ideatore del Giardino dei Giusti e Presidente della Commissione dei Giusti di Yad Vashem che, scampato alla deportazione grazie all’aiuto di Oscar Schindler, ha votato la sua esistenza a rintracciare tutti gli uomini che hanno rischiato la vita per aiutare gli ebrei durante la persecuzione nazista.
Un testo di riflessione ma anche un messaggio di speranza, di fiducia, per le nuove generazioni, nelle immense e a volte inaspettate qualità dell’essere uomini.