Ancora
Immagine di Luigi Strano
oggi è la nostalgia
a colpire
arcigna e suadente
come una mezzana,
nostalgia dell’ acacia in fiore
della rosa canina
della fragola di bosco
dei tuoi bicchieri arcobaleno
dell’ aria che ti davi
dell’ ombra che lasciavi
splendente mentre
dritta come un fuso te ne andavi
ticchettando sul pavimento
la tua storia,
vorrei un lungo lamento che
dicesse,
- dove tu sia, ascolta! -,
che ancora io mi racconto in te
nel tuo viso e negli occhi,
nella voce,
ancora e ancora.
7 gennaio 2006 – In memoria
Condivido all’inizio dell’anno queste parole – In memoria – in ricordo di un abbandono, mi specchio volentieri in questi versi.
Cettina
gen 7th, 2011 at 15:28
E io ti ringrazio per la condivisione, Cettina.
gen 7th, 2011 at 16:59
la voce si è fatta trasparente e chiara
discorre con nostalgia, si fa racconto per sempre
grazie Daniela
gen 7th, 2011 at 22:25
Condivido questa tuo pensiero. Faccio miei questi versi e anche l’urlo silenzioso. La nostalgia a volte è giusta, sacrosanta, per me anche consolatoria. A volte.
Bellissima, Daniela, grazie.
clelia
gen 8th, 2011 at 11:23
E’ vero, Clelia: la nostalgia è sacrosanta. Spesso risulta consolatoria. A volte ti strappa la pelle. Grazie.
gen 8th, 2011 at 17:11
la nostalgia mi racconta che ho vissuto.
Molto bella, grazie!
gen 11th, 2011 at 13:06
Giusto, Carmen. Se non si ha nulla da ripensare con nostalgia, significa o che si é stati moooooolto fortunati o che semplicemente non si è vissuto…
gen 21st, 2011 at 17:54