Falena
immaginando percorsi nuovi
cornici di parole,
ti perdi
sfilando l’ orlo della veste
ricamando senza fine il tovagliolo
della cena,
fumi e volute ricercando,
in meandri t’ involi,
contorti e
scuri gorghi,
creatura notturna
falena immensa che
l’ ali brucia
alla candela.
Bellissima questa tua poesia. In leggerezza e femminilità.
Un abbraccio.
clelia
ott 27th, 2008 at 10:54
Ti ringrazio, Clelia, sapessi quanto vale per me il tuo parere!
dmk
ott 27th, 2008 at 17:12