Archive for the 'poesie' Category

Ombra che il tendine allenta
del giorno e i colori
in nebbia sfuma
pesi riporta grevi
all’ occhio del lampione
dove la via s’ incunea
stretta
fra i muri persi al cielo
e notte, scura notte
di lunastelle,
preme e incalza
,
il nome chiama
di un ieri
senza volto.

Si fan brevi i giorni
lunghe le notti
in questo nostro andare
verso l’ inverno
la nuvola bassa incappuccia
il monte
l’ occhio si volge all’ orizzonte
spartiacque fra il qui ora
e il domani chissà,
sul vetro son stormi di
rondini in volo.
Resta il nido appeso sotto la grondaia.

“The bewitched forest” di Ronald Menti
Dal pelo dell’ acqua
dita
porgere chiare
e aprire tetti di cielo
frammenti cogliere
di sole ombra,
il cuore tendere
e l’ occhio fissare
-incrinata la pupilla-
su foglie
erbe alberi
e gramigne,
nel verde immergersi e rifluire,
rivo gorgogliante
fra le pietre e
il gracidar delle rane…
… scorrono
volanti i pensieri
e roca e stretta è
la voce
dalla sorgente al
fiume.
Una poesia di Benito Ciarlo

S’i’ fossi Sole scalderei la notte
di quelli che risiedon sotto i ponti
di quelli che s’adattan ne le grotte
a far quadrare de la vita i conti;
S’i fossi Cibo cambierei le rotte
e me n’andrei senza fare sconti
da chi per fame ha l’anime corrotte,
fuggendo gli sprecon di mari e monti.
S’i’ fossi Legge pontificherei
di far restare in centro d’accoglienza
Quattro ministri e pure cinque o sei
di quelli che si chiamano Eccellenza,
S’i’ fossi Pace condurrei gli dei
a scardinar di guerre l’occorrenze.
Ma resto Ciarlo quale sono e fui
e guardo sul mio viso tutti i nei
che cerco d’estirpar sul volto altrui…
Eppure ho visto
giorni migliori
e tempi alterni
immoti sfarsi e
in lunghe falcate perdersi
in nebbie estreme
Eppure ho scosso la polvere
di casa in casa
di guscio in guscio
trasferendo il senso
di un sospeso viaggio
in sacchi neri, plastica
e lacci, odori lunghi
lungo viaggiare ostile
e ringhi di notturni spettri
senza certezze
ho sparso semi senza raccolto
disperso l’ animo fra crepe secche
in terre perse in mari di cipressi,
ma qui risuono la stessa nota e
tutta la vita canto
alba e tramonto.

Una sola stella
appuntata al bavero della
notte,
una punta di spillo
trapassa
la pupilla,
la pelle appende al brivido
del sangue,
sotto l’ unghia punge
la carne, scalfisce
il respiro del
tempo in
lemmi di soffice
polvere.
I rumori si stemperano in
attenuazione di
parole
si fanno ovattati i
fiumi nel fluire
il sangue scorre
nella danza delle foglie
migrano aquiloni
in cerca di riposo.

Quieta
la sera s’ addorme
cullando pensieri sfuggenti
dalle crepe del muro,
da ogni fessura minimi
ricordi rimbalzano e crepitano
memorie di donna s’ appendono
in festoni di carta translucida
ai vetri trafitti dal raggio di
una pallida luna invernale,
sofferenti
di lunghe mancanze
di trepide attese
di incolmate assenze.
Quando ruggiva il fuoco nella vena
pulsante al ritmo di giorni
disattesi,
e riccioli di minuti scorrevano
ere di preistoria a scandire:
avido il ventre si colmava
e dava vita
vita alla vita
cronache scrivendo di fiamma e cenere.
Lavica essenza.

Fuggente alla
corrente
di un mare antico
sogno e delirio
sacrificio e respiro
sponda ritagliata
all’ orizzonte
sapore di viola
in lontananze
di vapore
ti si nega
né tempesta ti tiene
né fondo d’ acqua
o abisso
e dopo anni luce di lotta
e i draghi quotidiani
dopo la vita spesa
tesa a quel ritorno
quando ossa in croce
la carne ormai s’ è fatta
allora - allora solo -
le sacre sponde tocchi
e
il cielo si fa chiaro,
l’ acqua è solo spuma
quando Itaca occhio di viola
la tua cenere bacia.
Una poesia di Luciano Somma

Ancora stordita
da tanto frastuono
la notte sbadiglia
perchè è già domani.
Avrà il volto nuovo
quest’alba che spunta
neonata speranza
d’un anno sereno?
Laggiù all’orizzonte
io vedo una luce
più intensa e più chiara
sarà forse inganno?
Soltanto chimera?
Oppure aria pura
è questo l’augurio
per tutti quaggiù.
Vogliamoci bene
la vita è una sola
teniamola cara
vivendo in amore.
Con tutte le razze
da veri fratelli
sarà un’utopia?
Può darsi, chissà…
§§§
Still dazed by
so much noise
night’ s yawning
‘cause it’s already tomorrow.
Maybe this dawn rising as
a newborn hope
for a fair year,
has a new face.
Over there, at the horizon
I can see a brighter light
gleaming.
Will it be only a cheat?
A mere illusion?
Or will it be pure air?
this is the very wish to
everybody, down here.
Let’ s love one another
as life ‘s only one
to be valued in love,
every race’ s worth of love
as all of us are brothers
Will it be an utopia?
Maybe, God knows…