Tag Archive for 'luna'

luna piena

giugno 16th, 2012 by admin

duy huynh, Escape into life


richiamo le stelle

sulla punta delle dita

nel palmo la luna

piena, questa sera che abbuia

e la mente riveste di silenzi rituali

le ombre camminano lente e portano lingue – segmenti intraducibili -

venute da galassie splendenti       perse alla conoscenza

lieve la luce stellare e fioco il pulviscolo

che piove  sui campi

piange la notte – ogni notte – nel respiro dell’ erba

inargentata

intreccio di parole

germogliate  notturne e incomprensibili.

Come di sangue

ottobre 25th, 2010 by admin


Frederic Edwin Church, Cotopaxi, 1862

ed è vermiglio il costo della vita
germogliato dalla carne
radicato nella vena
pulsante
del polso
battente a ritmo dei giorni

il tempo si smatassa fuor da garbugli
e menzogne in  frode feroce
di rintocchi lontani – regolari nell’ aria sfuggente -

vermiglia linea pagata senza saldi
senza condoni – nessuno sconto –

solo pietà sotterranea a palmi aperti
rivolti a chiedere dove   come   perché.

E’ un orientarsi alla cieca
mentre dal ventre s’ ingenera la voce
inserpinata di parole e
stella con stella e luna dopo luna
e poi ogni sole    partorisce      immensi

ogni tramonto rosseggiante accende
come di sangue.

Lunare

giugno 4th, 2009 by admin

hai arato la terra e seminato
il campo
i fili d’ erba hai dipinto
del prato,
mare di verde
navighi,
perso in silenzi scolpiti che
la sera cavalchi,

il tondo della
luna
ti fa libero
e selvaggio di sogni
sulle punte rifioriti
delle dita.

Cuore sospeso

febbraio 16th, 2009 by admin

Una poesia di Vicente Aleixandre 

da La distruzione o amore,
1933

Uccello come luna,
luna pendente o bella,
bassa come un cuore che si stringe,
sospesa senza filo a una lacrima oscura.
Tristezza contagiosa
nel deserto del nulla,
senza un corpo incantevole,
senza un’anima o vetro
dove poter riflettere un bel raggio.
La chiarità del petto o forse del mondo,

con in mezzo sospesa la medaglia,

bacio che s’è rappreso in sangue puro,

muscolo doloroso, cuore fermo.

Un uccello soltanto, forse ombra,

forse anche la dolente latta triste

o il becco affilato che su un labbro

recise fiori, un giallo filo o polline di luna.
Per questi raggi freddi,

medaglia ormai compiuta o solitudine,

spettro quasi tangibile

di una luna o di sangue o bacio infine.
 

Vicente Aleixandre fu membro dell’Accademia Española e nel 1977 ricevette il Premio Nobel per la letteratura.