luna piena
duy huynh, Escape into life
richiamo le stelle
sulla punta delle dita
nel palmo la luna
piena, questa sera che abbuia
e la mente riveste di silenzi rituali
le ombre camminano lente e portano lingue – segmenti intraducibili -
venute da galassie splendenti perse alla conoscenza
lieve la luce stellare e fioco il pulviscolo
che piove sui campi
piange la notte – ogni notte – nel respiro dell’ erba
inargentata
intreccio di parole
germogliate notturne e incomprensibili.
sono legata all’immagine che hai scelto
“richiamo le stelle
sulla punta delle dita”
invita a far crescere la luce in sè, tra le braccia, quasi cullare infine quel “pieno” di infinito che è già in noi
buona notte
elina
ott 12th, 2012 at 21:41
buona notte, elina.. felice che tu sia passata qui…
ott 12th, 2012 at 21:50
E cosi sono ora nel mio poetare
fuori dal meditare
per cantare la solitudine siderale……
Racconto di mondi mai visti,
mondi stellari,
pleadiani,
pianeta bianco di spazi immensi,
perso nel vagar sideral
verso i confini di galassie lontane
che sembran perse alla umana conoscenza
finche non inizi a cavalcar la tua luce
che viaggia lontana, ovunque,
e sempre qui e ora comunque……
E con il vagar sideral
inadeguato in questo mondo scomposto,
malposto e benposto,
a voler creare novo mondo,
nova umanità,
dalla imperitura libertà,
sotto la luce stellare
in tutto uno con la natura,
con il vento che richiama lontano
voci di mondi inesplorati,
civiltà sepolte passate,
civiltà future mai viste,
spazi di mondo lontano,
qui sopra la nostra mano,
se lo vogliamo,
spazi di sistemi stellari
che son mondi sconosciuti
oltre l’umana comprensione
nella realtà,
nel pensiero,
e nell’emozione,
nella consapevolezza che esprimono
di altro tempo mai vissuto…….
E lo spazio cosmico ci mostra
l’assoluto non-tempo per sempre esistito
mai piu smarrito
in un lampo realizzato e concepito……..
ott 13th, 2012 at 23:51