Brevi i giorni
Si fan brevi i giorni
lunghe le notti
in questo nostro andare
verso l’ inverno
la nuvola bassa incappuccia
il monte
l’ occhio si volge all’ orizzonte
spartiacque fra il qui ora
e il domani chissà,
sul vetro son stormi di
rondini in volo.
Resta il nido appeso sotto la grondaia.
Qui dicono: “A Nadàl, un pas de gal” ed, in effeti, le giornate si stanno già allungando, cara daniela
Però la tua poesia mi piace lo stesso, soprattutto nei versi:
“l’ occhio si volge all’ orizzonte
spartiacque fra il qui ora
e il domani chissà”
Credo sia connaturato all’uomo di guardare sempre avanti, anche quando il domani è incerto.
Bellissimo il nido, Ma dove le trovi queste immagini?
rose
gen 15th, 2009 at 12:35
lo dicono anche qui da me, Rose, e, in realtà, la poesia risale a novembre:)))
Thank you, my dear
dmk
gen 15th, 2009 at 15:03