L’astrologa e Dumas

luglio 4th, 2009 by admin

Scrive Salvatore Silvano Nigro: “Carta, penna e calamaio fanno un destino. E un romanzo”.

Maria Stella vuole che Alexander Dumas prenda penna e calamaio e metta sulla carta la sua storia. Per farne un romanzo.
Ma andiamo con ordine. Maria Stella Petronilla Chiappini e Alexander Dumas padre sono i protagonisti de La strana giornata di Alexander Dumas (Piemme, pagine 371, 18,50 Euro), l’ultimo romanzo di Rita Charbonnier.
L’Autrice,vicentina di nascita, dopo esser stata attrice a cantante in teatro, si è dedicata alla scrittura. Nel 2006 ha pubblicato La sorella di Mozart e quest’anno il romanzo succitato.
Quando Dumas incontra Maria Stella, siamo nel 1843, non ha ancora scritto né I tre moschettieri né Il conte di Montecristo.
Maria Stella è un’astrologa e Dumas va da lei per sapere qualcosa sul suo futuro. Quella che doveva essere una normale seduta d’astrologia, diventa per lo scrittore una giornata strana e particolare perché apprende dalla donna una storia scandalosa. Costei gli racconta la storia di uno scambio di neonati: il figlio di una coppia di popolani viene scambiato con la figlia di Luigi Filippo d’Orleans, cugino del re Luigi XVI. La neonata è lei, Maria Stella, il neonato diventerà re di Francia.
Il lettore segue con il fiato sospeso la vicenda. Egli prende posto in un teatro immaginario e segue i dialoghi dei due protagonisti parteggiando ora per l’astrologa ora per lo scrittore. I dialoghi sono a tratti pieni di tensione,a volte febbrili, altre volte drammatici. La bravura dell’Autrice sta anche nel mettere dentro la cornice del romanzo storico altri generi letterari: il diario, l’epistolario, il romanzo di formazione.
Alla Charbonnier non interessa né il romanzo storico né la vicenda del torto subito da Maria Stella. Quello che importa è il tema dell’identità. E’ più importante chi ci genera o chi ci alleva?
Questo il leit motiv di tutto il romanzo che la protagonista scioglie alla fine a favore di Vincenza, la donna che l’ha allevata e che s’è presa cura di lei.
Ma è davvero così? Apparentemente sì. Maria Stella, però, vuol altro. Vuole che Dumas faccia di lei una creatura letteraria. Vuole che il suo destino,la sua vita travagliata diventino storia, romanzo.
Maria Stella, al pari di Manzoni, sa bene che “la scrittura è un metter nero su bianco, che impegna così… dalla vita alla morte”.
Dumas la ricorderà nelle sue Memorie, ma non ne farà un’eroina letteraria. La donna ne resta delusa e in un certo qual modo, si vendica. Allo scrittore che era venuto da lei in cerca di certezze (la gloria letteraria), l’astrologa gli assicura che sarà famoso, però gli mette davanti una cruda verità: Dumas, nonostante la sua fama di conquistatore di donne a getto continuo, è incapace d’amare. Davanti a queste parole lo scrittore s’incupisce, però è solo un colpo leggero, perché il KO arriva subito dopo: “Siete uno di quegli uomini per i quali l’unica donna che esiste al mondo è la propria madre. Idealmente è con lei che siete sposato”.
Ha scritto Roland Barthes: “Lo scrittore è uno che gioca con il corpo della madre”.
Nel duello verbale instaurato tra Maria Stella e Alexander è la prima a uscire vincitrice.

Da: http://finuzzo.blog.lastampa.it