Eppure

gennaio 9th, 2009 by admin

Eppure ho visto
giorni migliori
e tempi alterni
immoti sfarsi e
in lunghe falcate perdersi
in nebbie estreme

Eppure ho scosso la polvere
di casa in casa
di guscio in guscio
trasferendo il senso
di un sospeso viaggio
in sacchi neri, plastica
e lacci, odori lunghi
lungo viaggiare ostile
e ringhi di notturni spettri

senza certezze
ho sparso semi senza raccolto
disperso l’ animo fra crepe secche
in terre perse in mari di cipressi,

ma qui risuono la stessa nota e
tutta la vita canto
alba e tramonto.


5 Responses to “Eppure”

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  1. 1 lastrose

    Questa poesia risuona degli stessi temi del racconto “Quant’è bella giovinezza” (che ho letto, finalmente – molto vero e condivisibile). Ad un certo punto della vita, si sente la necessità di fare una sorta di bilancio e penso siano pochi coloro che possono dirsi davvero soddisfatti. Troppi i sogni lasciati da parte per assolvere le responsabilità che, di volta in volta, occorre affrontare … troppo breve la giovinezza, con la sua incoscienza che fa desiderare l’impossibile … E’ un’esperienza comune, ma esprimere tutto questo in versi è qualcosa che solo pochi riescono a fare e questo talento diventa, per quei pochi, fonte di ristoro e continua rinascita:

    “ma qui risuono la stessa nota e
    tutta la vita canto
    alba e tramonto”

    Bella bella poesia, daniela. :-D

    lasting-rose

  2. 2 admin

    grazie Rose, sempre così puntuale nell’ individuare il “senso” dei percorsi fatti di parole!

  3. 3 admin

    Commento di Elina Miticocchio sulla Nota Eppure (da http://www.facebook.com)

    bella poesia, fatta di consapevolezze, di chi guarda in faccia la sua realtà
    tutti abbiamo,custodiamo quasi dei fragili o forti “eppure” ma il bilancio con noi stessi arriva sempre
    in questo caso la stessa nota diventa canto, quasi un abito da indossare e da portare con rispetto
    ciao Daniela,elina

  4. 4 admin

    Commento di Benito Ciarlo sulla Nota Eppure (da http://www.facebook.com)

    Si resta attoniti per la constatazione. Quella nota viene ripetuta su un ritmo noto, il pulsare del cuore. E a giudicare da quanto precede, quel cuore non sa adagiarsi su un ritmo, nè osa rallentare. se non è al trotto è al galoppo, tante sono le emozioni che deve gestire e i versi che deve dettare. E mi viene da dire di non leggere in questi versi, nè rammarico, nè malinconia, soltanto consapevolezza come ha giustamente evidenziato Elina.

  5. 5 admin

    Commento di Annalisa Rossi sulla Nota Eppure (da http://www.facebook.com)

    E quell’espressione sinestetica “odori lunghi” ti prende per mano e ti accompagna fino in fondo.