Inverno
Una poesia di Marzia Serra
stringe alla gola
quando vorresti ricucire i lembi
di strappi antichi
mentre la mano incerta e il filo nuovo
vanno aggravando il danno.
Perdono senso i nomi delle cose,
le regole del gioco, le stagioni.
L’immagine riflessa nello specchio
si cela nella nebbia di un respiro.
E fuori ogni sentiero è cancellato
dal candido sudario della neve.
“E fuori ogni sentiero è cancellato
dal candido sudario della neve.”
Metaforicamente l’inverno e la sua neve cancella ogni riferimento sentimentale portando sofferenza. Ma la speranza nella nuova primavera ci deve sostenere nel viaggio della vita.
feb 12th, 2009 at 08:50
Non si cuce una toppa nuova su un vestito vecchio, cara Marzia. Eppure, certi ‘abiti’ o ‘abitudibi’ o ricordi, anche se un po’ ‘strappati’, non vorremmo mai dismetterli, perchè sono parte della nostra vita e, senza di loro “perdono senso i nomi delle cose/le regole del gioco, le stagioni”. Bella poesia, Marzia. Grazie. Rose
feb 12th, 2009 at 09:13
Nonostante il pessimismo di questa bella poesia sento una voglia di cambiare le regole del gioco.
Tentativo di rattoppare un tessuto troppo liso che prima o poi si strapperà senza più alcuna possibilità
di porvi rimedio.
Uno strappo che diventerà evidente,grande, che dovrà per forza produrre un cambio d’abito.
Il cambiamento a volte è necessario e non è sempre negativo.
La neve si scioglierà e riporterà alla superficie nuovi sentieri che si erano dimenticati.
stella
feb 12th, 2009 at 09:55
Ringrazio per i benevoli commenti.
un grazie particolare a Daniela per la gentile ospitalità.
Marzia Serra
feb 12th, 2009 at 18:31
Non sono molto brava con le parole, e in effetti mi sento un po’ spaesata in questo forum dove è preponderante l’uso della parola. E se non lascio molti commenti, è perchè non sono abituata a scrivere: preferisco dipingere.
Tuttavia, se alla lettura di una poesia o di altro, mi viene un groppo alla gola, allora vuol dire che mi sono emozionata alla lettura. E alla lettura di questa tua poesia, è accaduto.
feb 13th, 2009 at 16:28
“…mentre la mano incerta e il filo nuovo
vanno aggravando il danno…”
Una breve annotazione, ma vibrante come il tocco appropriato d’una pennellata sapiente.
f
feb 13th, 2009 at 17:56