Archive for the 'poesie' Category

Dorsali

febbraio 15th, 2009 by admin

Immagine di pikimota

stratificazioni ossee
fin al cuor del mondo
penetranti
in rigide ghirlande
serpeggianti,
corrono dorsali
di pensieri paralleli
eppur lontani
ombre dilagano,
all’ infinito
sfumano il reale
 
cade la goccia
la pietra a consumare.

Inverno

febbraio 11th, 2009 by admin

Una poesia di Marzia Serra

S’addensa l’aria e un nodo
stringe alla gola
quando vorresti ricucire i lembi
di strappi antichi
mentre la mano incerta e il filo nuovo
vanno aggravando il danno.  

Perdono senso i nomi delle cose,
le regole del gioco, le stagioni.

L’immagine riflessa nello specchio
si cela nella nebbia di un respiro.

E fuori ogni sentiero è cancellato
dal candido sudario della neve.

Una storia

febbraio 9th, 2009 by admin

rintocca l’ ora e     
svolge
la molla dei ricordi a
rincorrersi fra le pagine del libro
fragile l’ airone è sulla riva
dove l’ ansa deposita alla cova
l’ uovo  del tempo che resta
 
infranto, l’ oggi
vacilla in
dissonanti molteplicità
ostaggio di ieri e domani
 
fra quel che è stato
e quel che sarà.
 
Una storia in
dolcissime cadenze
a ritmo con il battito di ciglia,
con lo stormir di fronde,
là dove il sole cade e l’ ombra allunga
il passo, velata veglia
di notturno umore
 
fugaci anelli di armonie
come canti per
il tempo a venire.

Tramonto

febbraio 6th, 2009 by admin

si schioda l’ indice
dalla bocca muta
la bocca dove farfalle
stanno ingabbiate
ali multicolori solleticano
il palato in fremiti di parole
 
amore e morte son brividi di sangue
gorgheggi persi in gola
abissi senza fine
gioia dolore
inseguono la traccia
del profumo nella carne
 
si schioda l’ indice dalla bocca muta
e là addita dove s’ invermiglia
il corso delle cose  fissate al muro
il calendario, il quadro, il pendolo,
quel mazzo di spighe secche
il tuo sorriso smarrito in nebbia
che svapora. 

In difesa

febbraio 4th, 2009 by admin

ringhio alla voce
del tempo
che chiama
 
illusori datari cementificati
di ieri finiti
ancora voraci di  pelle
e sangue
delle albe che restano
come in cornice
sospese sul
davanzale
 
è il fardello degli anni
che pesa
soma che non si scolla
dalla costola ossuta
limata dall’  avrei potuto
dire
fare
andare
 
chiudere
questa porta antica
battente logorato
e sbarrarla con catene
strette e paletti fissi
 
e poi gridare
con la palpebra calata
a sipario.

In difesa.

Il gatto

febbraio 2nd, 2009 by admin

andare
a saltelli
rapidi fra
imprecisi coaguli freschi
di lingue sottili
di luci intrecciate in fili di rame
di ombre che danzano al buio

la notte

mentre sul tetto il gatto s’ insinua
nel pallore lunare.

Momenti

febbraio 1st, 2009 by admin

Immagine di idakrot 

Momenti del vivere
in cui la solitudine
si fa nido accogliente, e tu
sei isola deserta da tutti
slegata dall’ altro, cieca di suoni
 
ci sono momenti così che
arrivano colpiscono e scalfiscono
la pelle del cuore    -     a sangue.
 
e vuoi lasciare divagare la mente
nel niente    -    nessuna domanda
nessun dopo quando come
solo     chi      ha fatto
 
questo
 
di me
 
e perché
 
isolata nel denso spessore del velo
secca la lingua
mutilata la parola, vela ripiegata
senza vento
 
ci sono momenti così,
passaggi del sé, sommersi tormenti
in lucidi specchi e
tu riverberi fiamme
dall’ occhio fissato alla trama tessuta
da agili dita di ragno.
 
Poi si fa giorno di nuovo
e il passo riprendi e la strada.

Strade

gennaio 31st, 2009 by admin

si pongono le strade
per via
dal punto focale divergenti
 
corrono le strade fra cordoli
duri cementificati,
confini senza sconto,
 
ma tu
rincorri l’ estro d’ andare
per cammini sommersi
reperti antichi da
ritrovare e note perse
da risuonare
dentro
 
spezzi la canna palustre
respiri sott’ acqua,
pulsante di lunghe attese
e spasmodiche,
nel pieno silenzio
che il sorger del sole
accompagna,
un canto ti fai, un inno,
dentro.

E
sgrani la vita.

Nel buio

gennaio 23rd, 2009 by admin

Francesco Giacomazzi, Donna seduta

Seduta, guardo
la vita
che corre

la notte

sfrigolando       
lungo i cavi
dell’alta tensione
e le stelle
sono solo scintille di fuoco.

Da: Con ali raccolte

Clessidra

gennaio 21st, 2009 by admin

Fabio Beconcini, Tempo

Sabbia fine pungente
punte di spillo
portate dal vento
a limar la pelle del volto,
sabbia dorata
ricopri
poi
scopri
pene e ricordi:
tarli nel legno
sabbia di legno sul pavimento
son orme lasciate
mai cancellate.