Archive for the 'poesie' Category

Vascelli

ottobre 20th, 2008 by admin

Una poesia di Clelia

Ti giungo trafelata in moto d’animo,
siedo lenta al dunque e assumo il tempo
regalandoti pagliuzze stanche di capelli.
 
E pensieri brevi nella mente
a ragionare finalmente,
che mi dai voce
che alla pelle spargi sale
e forse anche alla vita.
 
Scorgo l’ombra molto prima dell’arrivo
come tu me ne avvertissi, e m’alzo lesta
attenta e tesa allo sciabordio nel buio.
 
Insisti a rimestare all’onda,
crederai nella dimenticanza
e certo nella tua inutilità.
A te, che sei canto che s’invola
io bacerò la bocca che viene e va.

Pietra di fiume

ottobre 19th, 2008 by admin

ho indossato la pietra
fresca di fiume
come abito di festa

pietra in grigio che
profuma d’ acqua e
parla,

a voce chiara
racconta di
canne palustri,
di tronchi, di soli e
di lune
di pugnali di ghiaccio sotto il tetto
di dolci sentori di primavera.

Scalza sono scesa al greto
e ho calzato muschio fiorente.

Aironi sul Delta

ottobre 19th, 2008 by admin

Una poesia di “Vieri”, Davide Pelizzari 

Silenzi nebulosi senza vento
sulla strada che sembra non finire.
Il volo dell’airone che va lento

sulle chiome dei platani a salire,
di là può intravedere le paludi
e l’erba delle valli a rinverdire
 
bonifica, risaie e campi nudi
nell’occhio deformante di un uccello
disteso, il Delta e suoi colori rudi.

Fetale

ottobre 18th, 2008 by admin

risento frangersi l’ onda
in voci d’ acqua
riecheggiare il grido dei sassi
impietriti occhi aperti fissi

mi tagliano e scuciono in
ogni mia minima parte,
fettucce di tendini aspri e
giunture divelte dalla volta
del cielo

mi avvolgono come le fasce il neonato
e sorreggono fino alla riva
ricadendo in guizzi di dimenticate fonti
dove il buio annega irrespirato in fremito
d’ ombra.
Fetale.

Ed è allora che respiro.        

Acrobata

ottobre 18th, 2008 by admin

Acrobata, sul filo danzo
da bave di ragno
teso
acrobata mi piego
sulle mani reggo
del corpo il peso
m’ avvito e mi sciolgo
fra parole taciute e
speranze stremate
in sequenze armoniche
ritmate e piene:
il sotterraneo inseguo,

io ragno

acrobata del sogno.

in rosso sangue

ottobre 18th, 2008 by admin

 

e quando tutto sarà solo
cenere
essenza di fuoco distillato,
a mano aperta, a dita stese lascerò
polvere di ricordi alla
terra che
la terra nutra

- la terra dell’ angolo calpestato,
proiezione
della mente
dove ho cercato cercato sempre
dove ho trovato trovato sempre
il nocciolo, il seme, il gancio fra i battenti -
 
che il sole scaldi la traccia e
il cane la segua fin dentro
il bosco, lungo il greto,
fra i sassi,
fino al tronco
che ruvido ha protetto i cartigli incisi

le tappe vive 
dei giorni in fila

sfiancante linea
in rosso sangue.