Vascelli
Una poesia di Clelia
Ti giungo trafelata in moto d’animo,
siedo lenta al dunque e assumo il tempo
regalandoti pagliuzze stanche di capelli.
E pensieri brevi nella mente
a ragionare finalmente,
che mi dai voce
che alla pelle spargi sale
e forse anche alla vita.
Scorgo l’ombra molto prima dell’arrivo
come tu me ne avvertissi, e m’alzo lesta
attenta e tesa allo sciabordio nel buio.
Insisti a rimestare all’onda,
crederai nella dimenticanza
e certo nella tua inutilità.
A te, che sei canto che s’invola
io bacerò la bocca che viene e va.
immagini in un susseguirsi intrigante, a suscitare emozioni, fino alla chiusa:”A te, che sei canto che s’invola
io bacerò la bocca che viene e va.”
Suggello a un percorso che è, in sé, una intera storia.
dmk
ott 24th, 2008 at 14:52
Grazie, Daniela. Te l’ho già detto e te lo ripeto.
Si sta benissimo a casa tua.
Un bacio.
clelia
nov 6th, 2008 at 22:14
Rimandi squisitamente personali, attraverso un linguaggio piano ed evocativo. Mi limiterò a godere del secondo, senza pormi troppe domande.
nov 14th, 2008 at 13:46