Vecchia ciociara

novembre 24th, 2008 by admin

Un racconto breve di Paolo Secondini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amos Cassioli, Ciociara con fazzoletto in testa

  Maddalena, quando io la conobbi, era una vecchia emaciata e ricurva, dalla pelle cascante, grinzosa. Indossava il costume tradizionale della sua terra: una lunga sottana nera e una camicia pieghettata e adorna di merletti. Intorno alle spalle portava un liso scialletto a piccole frange e, in testa, un bianco fazzoletto inamidato.

   Percorreva spesso le impervie stradine di campagna, per recarsi nei vari casolari a togliere malocchi o guarire la gente da piccole afflizioni: mal di denti o dolori alla schiena.

   Camminava lentamente, una mano poggiata a un bastone e l’altra sul fianco, come a sorreggere ulteriormente il suo corpo fiaccato dagli anni.

   Quale fosse l’età della vecchia nessuno sapeva. Neanche lei, probabilmente, la ricordava: tanti lustri erano trascorsi da quando era stata bambina.

    A quanti, incontrandola per via, la invitavano a salire sul carro o qualsiasi mezzo di locomozione, lei rispondeva che il Signore l’aveva fornita di gambe e che, pertanto, avrebbe camminato, senza mai lamentarsene, fino all’ultimo istante della sua vita. E spesso aggiungeva, con un lieve sorriso negli occhi e sulle labbra:

   – Quando verrà il mio momento, morirò per strada. Avrò almeno percorso già un tratto per giungere in Paradiso.


1 Response to “Vecchia ciociara”

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  1. 1 admin

    E’ un “ritratto” dalle pennellate forti, decise, ma anche sfumate dei colori dell’ anima: Maddalena è una terra ed un mondo, un universo che si presenta in tutta la sua semplice, sostanziale essenza. E, sullo sfondo, si intravede l’ ambiente che l’ ha vista nascere, vivere e invecchiare. Mi ripeto: un quadro, uno dei tuoi bei quadri, Paolo!