La dolcezza dell’ acqua
la dolcezza dell’ acqua
a cascata, a stille,
scorre sul filo acceso della vita
scavata con le dita, raccolta
nella coppa della mano,
messe di giorni arsi dal sole
incendio che divora la carne,
sterilità desertica
cieco senti
l’ odore dolce, il profumo di terra e radici
nel grembo d’ acqua
nascita e ri – nascita in lavacro infinito,
lacrime piangono si sperdono in terre di sabbia.
Vita negata sprecata distorta smarrita in crepe profonde
incisioni e ferite
fertilità perduta depredata del canto dell’ acqua,
miraggio di
un pozzo una fonte un bacile una tazza sbreccata.
Ha dunque un sapore quest’acqua, e un dolce sapore.
Mi rammenta il “sapor d’acqua natia” che resta a confortare i cuori esuli.
Un’acqua che vivifica, che compie il miracolo.
Miraggio oltre la terra desolata , deserto dell’anima inaridita.
Vita che può rinascere solo con la grazia del suo concedersi,sia essa cascata fragorosa o minuscola stilla, come una lacrima preziosa.
f
mar 24th, 2009 at 22:25
Proprio quello che volevo dire, Franco… e temevo che forse, chissà… risultasse involuto: grazie!
mar 25th, 2009 at 16:30
Bellissima, daniela, l’acqua come simbolo di “nascita e ri – nascita in lavacro infinito”. Molto apprezzata.
mar 25th, 2009 at 20:45
Thank you, my dear! You know, I always enjoy your appreciation!
mar 25th, 2009 at 21:45
bellissima Daniela, grazie
porto un link sul tema http://www.milanoweb.com/public/articoli/notizie/arte-e-cultura/758-l-anima-dell-acqua-121-opere-esposte-a-palazzo-reale.asp
mar 27th, 2009 at 09:01
Grazie a te, Elina, per la lettura e per il link (sono andata a visitare la pagina)!
mar 27th, 2009 at 15:02