attimo breve
Riporto la vena fluida a scorrere fra lisce pietre
lungo l’ argine eroso dall’ acqua in trasparenze fugaci
notturno il pensare.
La corsa rallenta l’ ansimare si sfa in solitario passo
rallenta
si sfalda
s’ acquieta
poi smuore. Senza lamento.
Resta un fragile suono lontano come di breve riso
e il dito segue la linea descritta in fredda condensa
sul vetro.
Riflesso di luce all’ angolo dell’ occhio
aperto sul pozzo infinito
dell’ attimo breve.