Poesie per un Natale

dicembre 22nd, 2009 by admin

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Isaia: L’ Emmanuele

Un ramo uscirà da la radice di Jesse
e sul ramo sboccerà un fiore,
su cui poserà lo spirito del Signore:
spirito di saggezza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di forza,
spirito di scienza e di pietà,
spirito di conoscenza e timor di Dio.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non condannerà per sentito dire;
giudicherà i piccoli secondo giustizia
e darà il loro diritto agli umili della
terra;
colpirà la terra con la verga della sua
bocca
e ucciderà il tristo con l’alito delle sue
labbra.
La giustizia sarà cintura ai suoi
fianchi,
la Fede cintura ai suoi reni.
Il lupo abiterà con l’agnello,
la pantera riposerà col capretto;
il vitello, il leone, il bue vivranno
insieme
e li condurrà un giovine fanciullo;
la vacca e l’orso avranno un pascolo
solo
e i nati loro un solo rifugio,
e il leone mangerà la paglia come il
bue…
In quel giorno la radice di Jesse
sarà innalzata come bandiera agli
occhi dei popoli,
e le nazioni la pregheranno;…
il suo soggiorno sarà glorioso.

Quadretto natalizio

di

Gabriele D’ Annunzio

La notte era senza luna; ma tutta la campagna
risplendeva di una luce bianca ed uguale,
come nel plenilunio, perché il Divino era nato.
Dalla capanna lontana i raggi si diffondevano
nella solitudine; e la bontà che da quella cuna
si diffondeva intorno coi raggi era tanta, che
le terre ricoperte di neve parevano fiorite di rose,
e come un immenso rosaio odoravano nella
notte. Il bambino Gesù rideva teneramente
tenendo le braccia aperte verso l’alto come in
atto di amore: e l’asino e il bue lo riscaldavano
del loro fiato che fumava nell’aria gelida, come
un aroma sulla fiamma.

 

I Magi

di

Giovanni Papini

I Magi non erano Re, ma erano
i padroni dei Re. Nessun Re avrebbe mosso
guerra senza averli ascoltati: essi sapevano
tante cose. Era giusto, dunque, che
venissero ad inchinarsi dinanzi a Gesù.
Dopo le bestie che sono la Natura, dopo i
pastori che sono il Popolo, questa terza potenza,
il Sapere, s’inginocchia alla mangiatoia di
Betlemme. 
Era giusto. 


4 Responses to “Poesie per un Natale”

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  1. 1 Carmen

    Sono belle tutte e tre, Daniela, anche perché ognuno ha il proprio stile. Grazie!

  2. 2 admin

    Grazie, Carmen! e Buon Natale!

  3. 3 enrico dignani

    Natale 2009

    Se malgrado i debiti
    un prevalente ceto medio se la cava,
    non ascolta la musica lirica
    e fa l’aghiforme con le palle
    albero di Natale,
    è inutile perder tempo con le rivoluzioni.
    Il risentimento è scomodo
    come il freddo.
    Sul perché del panettone scadente,
    che come giusto che sia,
    è nella bocca degli incapienti
    Babbo Natale
    sorride al manganello con lo stipendio
    e dice che la giustizia sociale
    è un illusione antropomorfa.
    Angelo santo
    stammi vicino
    dammi la mano che sono piccino.
    La deflazione dei baci è il natale,
    se gli adolescenti sorridono al Natale
    è inutile perder tempo con le rivoluzioni.
    Quasi tutti i vecchi
    da troppo tempo attempati
    sorridono della e alla Pasqua
    con pensioni e rispetto adeguato.
    Buon Natale cari barboni,
    carcerati, matti e sfigati
    il mondo così com’è
    con i suoi facili costumi
    abili e belli
    vi sta sorridendo.
    O stella stellina
    che brilli lassù
    ravviva il tuo lume che nasce Gesù.

    (enrico dignani)
    …………………………………

  4. 4 admin

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