Parabole

dicembre 11th, 2008 by admin

Steven Kenny, The perch, 2004

E quando                        
l’ aria manca
e rimani appesa
polsi legati stretti
al ramo che si sfoglia,
ti fai corteccia e scorza che si sbuccia,
e pioggia e vento battono le ossa
e i fogli intridono di te
- quel che sei -
spartito di parole
segni e graffiti
ciuffi ondeggianti
in parabole casuali
sull’ erta che la sponda
all’ acqua riconduce.


5 Responses to “Parabole”

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  1. 1 Rose

    Il processo di trasformazione è perfettamente descritto. Il foglio si fa foglia intriso “di te/quel che sei/spartito di parole/segni e graffiti”.
    Però quell’immagine iniziale dove “l’ aria manca/e rimani appesa/polsi legati stretti” mi mette una tristezza! … Preferirei cogliere una nota positiva … forse in quella trasformazione …

    Ci devo pensare. ;-)

  2. 2 admin

    Brava, Rose, pensaci… Quando I’ am in such a mood :) ) mi trovo in difficoltà a trovare note positive che però ho cercato di accennare, solo accennare, in
    “sull’ erta che la sponda
    all’ acqua riconduce.”

    Ciao, cara

  3. 3 Rose

    Anche se le poesie tristi non rallegrano i lettori, bisogna riconoscere che la poesia più grande viene proprio nei momenti più bui …
    Chissà perchè … forse una consolazione dell’animo … o il bisogno di esorcizzare l’angoscia …

  4. 4 Rose

    … esprimendola in modo lirico.
    (mi sono accorta di non aver completato il pensiero)

  5. 5 admin

    credo che sia semplicemente uno sfogare l’ angoscia, un tentativo, come dici, di esorcizzarla. O forse di analizzarla. Si è sempre in cerca di un qualche perché…