Utente | Messaggio |
18:15 5 marzo 2009
| Rose
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L'accostamento di elementi che non hanno nulla in comune, crea immagini che, in qualche modo, rispondono a criteri estetici … proprio come un certo tipo di poesia moderna che, pur mandando a spasso la logica, fa risuonare in noi echi ed emozioni.
Personalmente trovo che questi artisti surreali, quando non non diventano troppo inquietanti, scadendo nel macabro, hanno dei risultati straordinari e geniali.
 
Così, volendo tentare un'interpretazione personale di questo quadro, per esempio, il primo pensiero che suscita in me è che amare qualcuno è un delicato gioco di equilibri.
Dai, più tardi, facciamo questo gioco: Postiamo un quadro di questi artisti e ne diamo una qualche spiegazione … qualunque cosa … o scriviamo dei versi, se ci vengono … qualcosa che si ispiri al quadro che abbiamo scelto. Gli altri possono dire la loro o cambiare quadro. che ne pensate?
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18:25 5 marzo 2009
| sandra
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Ah! la zietta, che cosa simpatica! Voglio giocare anch'io. Restiamo in campo sentimentale:
 
L'amore è sì un gioco di equilibri … spesso un salto alla cieca. ma la tentazione, dall'altra parte, può essere molto attraente. 
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18:33 5 marzo 2009
| Rose
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Bravissima Sandra!
Guardate questo:

Libertà di parola-parole in libertà
La parola è alata, può raggiungere chiunque, vive di vita propria.
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18:37 5 marzo 2009
| Rose
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| Ospite
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Certi matrimoni stanno in piedi, ma sono solo le maschere della coppia ad incontrarsi.
Basta, lascio spazio agli altri. Ci si vede dopo cena. 
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18:41 5 marzo 2009
| sandra
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| Ospite
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Ancora uno per me. Dopo devo uscire.
 
Che barba, questi turisti! Io avrei tante altre facce da fare!
Scusate, sono stata dissacrante? Ciaooooooo 
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19:08 5 marzo 2009
| admin
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| Amministratore
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Dissacrante??? Noooooooooo
Ma che bel giochino ti è venuto in mente, Rose!
 
Il tempo (il dipinto si intitola La freccia del tempo) non scorre più come la sabbia che poco alla volta scende da un' ampolla all' altra della clessidra, ma sfreccia rapidissimo e sconvolge modi di vivere e di pensare. A volte pare coinvolgere il principio della stabilità stessa. La farfalla: un elemento che sa di leggerezza, di delicatezza, come un invito a trattar “bene” il tempo…
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21:26 5 marzo 2009
| Gio
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Care Rose e Sandra…le foto nei vostri post non si vedono (quelle del n. 4 e 5)
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21:28 5 marzo 2009
| Filippo
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Abbi fede, Gio. Appariranno.
Dopo la spirale non ho più l'ansia dell'attesa 
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22:48 5 marzo 2009
| Rose
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| Ospite
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Mi auguro che le immagini di sopra siano poi comparse. Interessante la tua spiegazione sul tempo, daniela. Cosa ne pensate di questo:
 
Io vedo quelle rotaie che entrano in casa, come l'irrompere di un ricordo ed il prevalere del bambino che c'era nella persona rappresentata.
Troppo semplicistico?
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23:11 5 marzo 2009
| admin
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| Amministratore
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il reale vs il gioco come fantasia? passato vs il presente? o semplicemente il desiderio di restare bambini? 
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23:17 5 marzo 2009
| admin
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| Amministratore
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23:25 5 marzo 2009
| Rose
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| Ospite
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Cos'è, daniela? Un … vuoto surreale? 
Nel quadro precedente, l'uomo che gioca col trenino è un classico. Mi colpiscono molto di più quelle grosse rotaie che entrano in casa … anche la presenza femminile ed il pierrot che fa anche da sipario, sul quadro appeso alla parete.
Mi chiedo se ogni singolo elemento avesse un significato, per l'artista o se questi abbinamenti fossero anche una sorta di divertissment … o di desiderio di stupire.
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23:33 5 marzo 2009
| admin
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| Amministratore
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penso che ci sia un simbolismo, rose…
L' altro dipinto non è un vuoto surreale! dai! simboleggia la "roccia – speranza!"
E' Le chateau des Pyrénées …
La compresenza degli elementi nel dipinto appare impossibile: la roccia diventa un enorme masso sospeso sull'acqua, paradossalmente privo di gravità, il castello è pietrificato e, magicamente, è composto della stessa materia della roccia. Questa domina l'intera composizione e la sua forza è amplificata dal chiarore del cielo che le fa da sfondo. Sembrano scontrarsi visivamente due elementi dalla forza titanica: la roccia e il mare.
E questa non è farina del mio sacco! 
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23:58 5 marzo 2009
| fernirosso
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http://cartesensibili.files.wordpress.com/2009/01/il_castello_dei_pirenei1.jpg" alt="" width="92" height="142" />
il quadro di Magritte non si vede.La roccia delle nostre costruzioni che fondano sul mare del nulla e sul mare del cosmo su cui non abbiamo governo,su cui ” innalziamo castelli in aria”,fortificazioni alle nostre paure d'essere assaliti dai marosi della vita,che va e ri-va e ancora va, in onde che non si possono distinguere e che sono capaci di sgretolare anche la roccia, la storia delle generazioni,delle false conquiste umane e la dilavante dilagante forza della natura, acqua che ci vive e ci contiene sempre sia che sia aerea o li-quida,vastità dell'origine,mai conquistata sapienza.
Il quadro di Rafal Olbinski mostra dei BINARI,percorsi paralleli,fino alla soglia di casa abitata dall'uomo che gioca ancora a rincorrere i treni in una giostra in cui i binari circolano in cerchio, quello di una relazione senza vie d'uscita,in cui lui è un “binario”, l'uomo ragazzo, e lei l'altro,ma staccata da quel gioco,da quella relazione che mantiene le distanze,tra lui e lei non sempre a fianco, inalterate.Lei gioca col “cane”, con la fedeltà, lui gioca con l'essere fedele al gioco,alla rappresentazione di un sé mascherato da adulto o da bambino,visto che il binario corre da un prima ad un “ora” preciso. La recita è interiore, nel covo-cavo del battito che ci mantiene autori-attori,veri-falsi, nella recita di quello che di noi o per noi sogniamo,e che reci(n)tiamo nel quadro su cui poniamo lo sguardo dentro casa nostra:dentro di noi.
Per giocare con il surreale bisogna avere una specie di metamorfismo che solo i bambini sanno vivere con naturalezza vestendo i panni di qualunque essere, dell'intero catalogo della vita, non solo della logica quotidiana. fernirosso
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08:14 6 marzo 2009
| sandra
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| Ospite
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Grazie per la lezioncina di storia dell'arte contemporanea, signor/a fernirosso.   
Noi qui si scherzava, non si giocava da professionisti, come sembri poter fare tu.
Vuol dire dunque che il gioco è finito? 
Ma forse, alla mia età, non ho ancora perso del tutto quel 'metamorfismo' di cui parli… anche se, confesso di essere portata maggiormente ad una specie di catastrofismo che manda regolarmente a pallino la logica quotidiana, il che forse mi rende adatta a disquisire del surreale, dopo tutto. 
Per la gentile signora admin Daniela, io vedo tutto vuoto nel tuo penultino inserimento, con giusto qualche punto di domanda in mezzo, credo che Rose si riferisse a questo.
Ciao e buona giornata a tutti. 
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11:38 6 marzo 2009
| fernirosso
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| Ospite
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il sur-rea-le vede e legge quella che si può de-finire la colpa dell'uomo,credere di sapere,mentre tutto è nuova-mente leggibile e ri-legabile nel proprio testo,testa compresa,ma non solo quella,consapevoli però che molto è dovuto al gioco di ri-flessioni che quel luogo dan-nato e rin-tronato,mani-festa.Entro le fessurazioni delle visioni ce ne sono molte altre a cui tutti sono,si-amo, invitati a partecipare:questa è la possibilità che offre il per-cor-so surrealista.Questo,almeno, dal mio modo di vedere, e so, di questo sono sempre più felicemente convinta,che ognuno è soggetto e oggetto della "sua visione", sempre as-soluta-mente soggettiva e sempre assolutamente surreale. una minuscola ferni qualunque.
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13:08 6 marzo 2009
| admin
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Concordo, ferni: "ognuno è soggetto e oggetto della “sua visione”, sempre as-soluta-mente soggettiva e sempre assolutamente surreale".
E ti ringrazio per le tue parole che sono anche una spiegazione o tentativo di "una" spiegazione di un percorso che ha tanti ris – volti ed è sempre e comunque affascinante.
E il gioco delle interpretazioni continua…
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14:56 6 marzo 2009
| admin
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| Amministratore
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15:03 6 marzo 2009
| admin
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| Amministratore
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 fantasia magica…
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15:09 6 marzo 2009
| stella
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| Ospite
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Gli amanti di Magritte
Due vite che tentano di fondersi, ma il loro sarà un rincorresi angoscioso senza mai riconoscersi.
I loro volti come le loro vite rimarranno per sempre celati alla luce.
Mahhhhhhhh……..io ci ho provato!!
P.S. x Filippo bella la battuta
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