Utente | Messaggio |
22:33 12 aprile 2010
| admin
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I have seen the sun break through to illuminate a small field for a while, and gone my way and forgotten it. But that was the pearl of great price, the one field that had treasure in it. I realize now that I must give all that I have to possess it. Life is not hurrying on to a receding future, nor hankering after an imagined past. It is the turning aside like Moses to the miracle of the lit bush, to a brightness that seemed as transitory as your youth once, but is the eternity that awaits you.
Ho visto il sole penetrare a illuminare un piccolo campo brevemente; andai per la mia strada, e me ne scordai. Ma quella fu la perla preziosa, il solo campo con un tesoro. Adesso mi accorgo che devo dare tutto ciò che possiedo per averlo. Vivere non è correre verso un futuro che sfugge, nè bramare un passato immaginato. E' girarsi come fece Mosé al miracolo del roveto in fiamme, a uno splendore in apparenza transitorio come la vostra giovinezza un tempo, mentre è l' eternità che vi attende.
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11:36 13 aprile 2010
| Pietro
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R.S. Thomas – poeta scozzese e pastore anglicano (grazie, google!)
Il tono è piuttosto moraleggiante, infatti, ma si fa apprezzare per i concetti espressi.
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14:17 13 aprile 2010
| admin
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Ronald Stuart Thomas è stato sì un pastore anglicano gallese, animato da grande spiritualità, ma anche persona fortemente coinvolta nelle problematiche nazionaliste del Galles e un forte avversario della anglicizzazione del suo paese natale. Fu, insomma, un sostenitore del nazionalismo gallese e come tale prese parte alla vita politica. Oggi è riconosciuto come il maggior poeta del Galles del 900 ed è spesso paragonato a Aleksander Solzhenitsyn, proprio a causa del suo tentare di risvegliare la coscienza gallese.
La poesia è un esempio delle sue composizioni spirituali, in senso lato. Più che moraleggiante, a me suona invitante. Un invito a riflettere – riflessione suscitata in lui dalla vista del piccolo campo illuminato, uno spettacolo di piena naturalità – a operare dei distinguo su che cosa siano i possibili e diversi percorsi del vivere. Una luce "transitoria"in apparenza, come transitoria è la giovinezza nella realtà, diviene per lui immagine e, direi, sostanza dell' eterno.
C' è anche una diversa possibile interpretazione, come questa:
A me sembra che piu' che un sermone religioso (egli era pastore) dal pulpito, sia un monito a cercare la luce in senso lato, a ritrovare se stessi in una radura inondata di luce, l'immanenza, che si era attraversata senza troppo darci peso.
Solo la meditazione posteriore rileva il significato e la centralita' di tale posto, visitato dalla luce, ovvero dal lampo dell'epifania del riconoscimento. una sorta di estasi del 'qui e ora'.
Di supernatural in: http://erodiade.splinder.com
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17:08 14 aprile 2010
| Pietro
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Naturalmente, il Wales è il Galles, non la Scozia. Chissà dove avevo la testa.
Al di là del valore letterario delle sue opere, io credo fermamente che un uomo di chiesa dovrebbe astenersi dalla politica. Cristo si allontanò quando volevano farlo re, perchè il suo Regno non fa parte di questo mondo, disse.
Forse non è la sede opportuna per queste considerazioni, scusatemi.
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17:21 14 aprile 2010
| admin
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Si possono fare tranquillamente considerazioni del tipo che hai fatto, Pietro! senza problemi. In linea generale sono d' accordo. Ma si è visto, nel tempo, che Chiesa e politica, purtroppo bazzicano l' un con l' altra. A volte può essere un bene, a volte un male. Per esempio: si rinfaccia a Papa Pacelli di non essersi schierato apertamente pro-ebrei nella seconda guerra mondiale: sarebbe stata una scelta umanitaria, certo. Giusta. Certo. Che avrebbe avuto una ricaduta politica, indubitabilmente. E forse, da qui, una scelta, oggi disapprovata dai più.
Nel caso di Thomas, la sua vocazione alla politica, fu quella di chiamare a gran voce per sostenere il valore del Paese Galles che veniva assorbito, assimilato dall' Inghilterra. Un richiamo pertanto al valore degli usi, costumi, della lingua, dell' anima gallese che, a differenza di quella inglese, tanto è legata alla discendenza celtica. Un memento, insomma: ricordatevi delle vostre radici! Non permettete che vi vengano strappate!
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07:25 15 aprile 2010
| Rose
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Un conto è salvaguardare le tradizioni, la lingua ecc. un altro è fomentare lotte per l'indipendenza. A parte questo, ho trovato la poesia gradevole, nel suo genere. I rimandi biblici sono diversi; la parabola evangelica della perla, il riferimento al roveto ardente, l'ammonizione a ricercare ricchezze spirituali durature.
Considerato l'autore e le sue idee, l'ipotesi epifanica e immanentista mi sembra forzata, anche se ognuno legge quello che vuole in una poesia. Dicono.
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14:23 15 aprile 2010
| admin
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Dicono, sì spesso è così.
solo un accenno alla poesia nazionalista di Thomas (non ho modo adesso di tradurre, spero più tardi…)
… My high cheek-bones, my length of skull Drew them as to a rare portrait By a dead master. I saw them stare From their long cars, as I passed knee-deep In ewes and wethers. I saw them stand By the thorn hedges, watching me string The far flocks on a shrill whistle. And always there was their eyes; strong Pressure on me: You are Welsh, they said; Speak to us so; keep your fields free Of the smell of petrol, the loud roar Of hot tractors; we must have peace And quietness.
from"A Welsh Testament"
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