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UtenteMessaggio

18:56
21 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Il mio futuro

Il capriccio di un attimo

mi ha rubato il futuro,

messo insieme a casaccio.

Voglio rifabbricarmelo piu' bello,

come l'ho sempre pensato.

Ricostruirlo su terreno solido

(le mie intenzioni).

Risollevarlo su colonne altissime

(i miei ideali).

Riaprirvi il passaggio segreto

dell'anima mia.

Rialzargli la torre scoscesa

della mia solitudine.

Edith Irene Södergran

P.S. non ho trovato l' originale in svedese. Sorry.

dmk

19:02
21 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Edith Irene Södergran (San Pietroburgo, 4 aprile 1892 – Raivola, 24 giugno 1923) è stata una poetessa finlandese di lingua svedese. Iniziatrice dell'espressionismo in Finlandia, ha influenzato la lirica in lingua svedese fra le due guerre mondiali.
Debuttò nel 1916 con la raccolta Poesie, in versi liberi, alla quale seguirono Lira di settembre del 1918, L'altare delle rose del 1919, L'ombra del futuro del 1920 e Il paese che non esiste del 1925.
Tramite l'uso di vari mezzi stilistici, cantava la bellezza e la ricchezza della vita, e alternava visioni di beatitudine ultraterrena a momenti di malinconica rassegnazione, in un personale mondo di immagini. 

dmk

15:38
22 aprile 2010


Rose

Ospite

Un'autrice interessante. Ho trovato questa:

Il dolore

La felicità non ha canti, la felicità non ha pensieri, la felicità non ha niente.
Urta la tua felicità ché vada in pezzi, poiché la felicità è malvagia.
La felicità viene adagio, col sussurro del mattino nell'arbusto che dorme,
la felicità scivola via in leggere figure di nubi, sopra il blu profondo,
la felicità è il campo che dorme nel fuoco del mezzogiorno
o la distesa infinita del mare, sotto il tampone di raggi verticali,
la felicità è impotente, dorme e respira, e non sa niente…

Conosci il dolore? E forte e grande, i pugni chiusi, nascosti.
Conosci il dolore? Sorride pieno di speranza, gli occhi rossi di pianto.
Il dolore dà tutto ciò di cui abbiamo bisogno-
dà le chiavi del regno della morte,
spinge attraverso la porta, quando ancora esitiamo.
Il dolore battezza i bambini e veglia con la madre
e forgia tutte le vère d'oro.
Il dolore regna su tutti, spiana la fronte del pensatore,
ferma il monile al collo della donna desiderata,
sta sulla soglia quando l'uomo arriva dalla sua amata…
Che cosa ancora dà il dolore ai suoi favoriti?
Non so più.
Dà perle e fiori, dà canti e sogni,
dà mille baci e tutti sono vuoti,
dà il solo bacio che è vero.
Dà le nostre anime strane, e i gusti strani,
dà i guadagni più alti di tutta la vita:
amore, solitudine e volto della morte.

22:48
22 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

la felicità è impotente, dorme e respira, e non sa niente…

Grazie, Rose. Una poesia che fa riflettere (e, fra l' altro, mi ricorda un lavoro di Carmen, postato qualche tempo fa, dove appunto, scriveva del dolore: Il caro dolore)

dmk

21:47
24 aprile 2010


Manfredi

Ospite

Io ho energie. Non temo nulla. 

Luce è il cielo per me. 
Se rovina il mondo
io non rovino. 
I miei orizzonti stanno luminosi 
sopra la notte tempestosa della terra. 
Uscite dal campo di luce misterioso! 
Inflessibile, la mia forza aspetta. 

Edith Irene Södergran

21:52
24 aprile 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Noi donne 

Noi donne siamo tanto vicine 
alla bruna terra. 
Chiediamo al cuculo cosa si 
aspetta dalla primavera, 
gettiamo le braccia intorno 
al tronco spoglio dell'albero, 
scrutiamo per segni e consigli 
nel crepuscolo. 
Amavo una volta un uomo, egli 
non credeva in nulla… 
Venne un gelido giorno con 
occhi vuoti, 
se ne andò greve un giorno  
con l'oblio sulla fronte. 
Se il mio bambino non vivrà, è suo… 

Edith Sodergran

dmk

22:17
24 aprile 2010


Manfredi

Ospite

ah, beh, alloraWink

Parole 

Parole calde, parole belle. Parole profonde… 
Sono come il profumo di un fiore notturno 
che non si vede. 
Dietro loro si cela lo spazio vuoto… 
Forse sono il profumo inanellato 
del caldo focolare dell'amore? 

Edith Sodergran



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