Utente | Messaggio |
17:01 24 settembre 2010
| Elina
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| Ospite
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inseguo i miei occhiali non ricordo dove li ho lasciati li ritrovo miopi ed insicuri tra fogli accartocciati
sono viva per miracolo ho difeso un ragazzo dalle sue ombre sono scesi dall'auto, volevano picchiarlo mi hanno gridato di farmi i fatti miei ho temuto per le nostre vite poi sono andati via quegli occhi vili
soccorsa da una voce di pietra
ho proseguito il cammino.
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22:37 24 settembre 2010
| Manfredi
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| Ospite
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rapido, a ritmo serrato, mi vien da dire, un lavoro che pare la versione poetica di un fatto di cronaca nera, un ottimo lavoro. molto piaciuta.
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22:16 25 settembre 2010
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Sono in linea con le parole di Manfred. Quasi un flash che descrive paura e poi sollievo. Molto buono anche l' incipit, prologo alla parte "narrativa". Piaciuta anche a me.
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10:13 28 settembre 2010
| Elina
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grazie a voi
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14:25 28 settembre 2010
| fernirosso
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| Ospite
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eppure c'è qualcosa in questo testo che non mi prende. Non voglio sembrare irrispettosa,ma dico ciò che sento, perché ad Elina ci tengo ed è matura per guardare dentro una critica.Secondo me, le tre parti in cui si configura non formano il "tac d'orologio".Qui ci sono due metronomi,che vanno in frequenze diverse e c'è un tentativo di effrazione ad un solo tempo,mentre,secondo me, doveva risolversi proprio in un tac d'orologio la comprensione di tutte le vite esposte. Spero di essermi spiegata bene. f
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19:27 28 settembre 2010
| Carmen
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Bellissima, Elina, ha non so che si suspence, e azzeccatissimo il riferimento alla miopia.
Grazie!
Carmen
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22:21 28 settembre 2010
| Manfredi
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| Ospite
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Spero di essermi spiegata bene
chiedo scusa, non mi è chiaro. ma ritengo che la cosa sia ininfluente: basta che sia chiaro a Elina.
io sento degli "stacchi" nel testo, ma ho pensato fossero voluti per permettere al lettore di riempirli a suo modo, con la propria capacità esperienzale.
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10:28 29 settembre 2010
| Elina
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| Ospite
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ho compreso la “critica” di Fernanda, mi ha fatto riflettere su questo ed altro
il testo presenta degli “stacchi” poichè così ho sentito, a dire il vero non mi sono curata molto del lettore poichè queste parole volevano uscire da me come un “tac”
ho pensato alla parola “tac” composta da 3 lettere, ad ognuna ho dato una vita “breve”, come in un istante d'orologio tre esperienze diverse possono incrociarsi, unirsi, poi ciascuna continuerà la sua strada
un saluto a tutti e grazie
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22:47 1 ottobre 2010
| Manfredi
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| Ospite
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grazie a te per la "spiega" .
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