Utente | Messaggio |
13:49 4 aprile 2009
| borablu
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| Ospite
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Vorrei un giorno sedermi,
non vecchio, così,
a raccontare una fiaba
che io so,
a cento occhi spalancati
di figli nostri.
Azzurri neri
lucidi grandi occhi
di figli.
E raccontare una fiaba
che so,
che credo di sapere,
perché la sento a volte
germogliarmi lucida
e tersa nella nebbia,
ma sono isolati bagliori,
singoli lampi di fiaba
verde
subito offuscati
dal rumore opaco
del mondo.
Ma se un giorno,
estraniato il rumore,
potessi sedermi
fra cento occhi spalancati
di figli,
so che la fiaba
spunterebbe chiara
dai vapori accumulati
del magma,
limpido albero fresco
di recente rugiada,
lucido come gli occhi dei figli.
E con loro,
lo vedrei crescere
e ramificare
le sue fantastiche volute
davanti a noi,
seduti tutti ora,
incantati,
a guardare lui,
con occhi di figlio.
mario
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15:31 4 aprile 2009
| Rose
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| Ospite
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Non c'è nulla di più bello e naturale di un adulto che racconta una fiaba ad un bambino … perchè, in quel momento, l'adulto partecipa dello stupore e della meraviglia del bimbo e in questo c'è grande poesia.
Grazie, Mario.
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15:50 4 aprile 2009
| Gio
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| Ospite
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Grazie Mario, le tue "fiabe" sono splendide perchè realmente vissute, farebbe molto piacere anche a me ascoltarle.
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19:22 4 aprile 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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hai tanto da raccontare, Mario…
Questa poesia è già fiaba in sé, e lascia il segno in me che la leggo e rileggo, mio caro amico.
"…limpido albero fresco
di recente rugiada,
lucido come gli occhi dei figli."
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19:42 4 aprile 2009
| Elina
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| Ospite
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l'albero delle favole incanta grandi e bambini
una poesia dolcissima e commovente
ciao Mario, un abbraccio
Elina
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02:07 5 aprile 2009
| franco
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| Ospite
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Mario, gentile amico e fascinoso affabulatore,
lo stupore negli occhi di quei bimbi, è il riflesso dell'incantata ed eterna sorpresa con cui tu stesso sai guardare loro e il miracolo della vita.
un abbraccio,
f
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