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Non dipende da me – a Tiziano Terzani -

UtenteMessaggio

07:52
9 ottobre 2010


OmarBunfai

Ospite

 

“Perché la lampada si spense?
La coprii con la mano
Per ripararla dal vento
Ecco perché si spense…
Perché il ruscello inaridì?
Lo sbarrai con una diga
Per averlo solo per me
Ecco perché s’inaridì…”

 

E sia quel che sia non dipende da me
la nascita e la fine

il Tempo che non redime

il Fato e le sue leggi

incise nella pietra

E sia quel che sia non dipende più da me.

 

“Perché il fiore appassì?
Con ansioso amore
Lo strinsi al petto
Ecco perché il fiore appassì.
Perché la corda dell’arpa si spezzò?
Tentai di trarne una nota
Al di là delle sue forze
Ecco perché si spezzò.”

 

 

E sia quel che sia non dipende da me

la nascita e la fine

il Tempo che non redime

il Fato e le sue leggi

incise nel metallo

E sia quel che sia non dipende da me.

E sia quel che sia non dipende più da me.

 

Note:

La prima e la terza strofa sono ispirate ,in libera traduzione, ad alcuni versi del poeta indiano Tagore

19:26
9 ottobre 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Molto apprezzata, Omar, anche nella resa dei versi di Tagore che mi piacciono molto e vado a riproporre:

Perché si spense la lampada?
La coprii col mio mantello per ripararla
dal vento, ecco perché la lampada si spense.

Perché appassì il fiore?
Con impeto d'amore me lo strinsi al petto,
ecco perché il fiore appassì.

Perché il ruscello inaridì?
Vi misi una diga di traverso,
ecco perché il ruscello inaridì.

Perché si spezzò la corda dell'arpa?
Forzai una nota oltre il suo potere,
ecco perché la corda dell'arpa si spezzò.

(Rabrindanath Tagore)

Mi pare che Tagore sottolinei come molto in questo mondo, dipenda da noi. Non sono le azioni dell' uomo che influenzano gli eventi, spesso li forzano?

Poi… il Fato, il Destino, l' antica Тύχη. E la domanda di sempre: é l' uomo artefice o è soggetto al destino? Ognuno trova la sua personale risposta, credo. Così ha fatto Tiziano.

—————–

“… Ci rifiutiamo di stabilire un'opposizione di principio tra le due serie di fattori etiologici (quelli costituzionali e quelli accidentali), ammettiamo invece che esse agiscono sempre congiuntamente nella produzione dell'effetto osservato. Daimon kai tuke (patrimonio naturale e fato) decidono il destino di un uomo; di rado, forse mai, una sola di queste forze”. 
S. Freud (1912): Dinamica della traslazione. 

dmk

22:56
9 ottobre 2010


Manfredi

Ospite

certo che nè la nascita nè la fine dipendono da noi. ce le dà il destino, per chi vuole parlare di destino, ce le dà Dio per chi vuole parlare di Dio. noi poco, anzi niente abbiamo a che fare con esse. l' alfa e l' omega del vivere sono fuori dalla nostra portata.

invece per il resto… l' uomo incide profondamente sui fatti del mondo in senso lato, ma anche sui fatti del piccolo vivere quotidiano. come anelli di una catena ci si influenza a vicenda e l' agire dell' uno ha una ricaduta sull' altro.

07:25
10 ottobre 2010


OmarBunfai

Ospite

Cari Daniela e Manfredi, vi ringrazio dei vostri bellissimi commenti e devo dire che mi trovo proprio bene su questo blog, con persone preparate e veramente apasssionate di creatività e cultura, e che non si perdono dietro futilità alla moda e intenti personalistici.

Uno dei grandi temi della spiritualità indiana, caro anche a TErzani è quello della Mente che mente.

La nostra razionalità è solo una piccola isola circondata dall'oceano dell'Essere;se non impariamo ad ascoltarlo vivremo sempre rinchiusi in un asfissiante guscio di noce.

L'arte sta nel sapersi lasciare andare all'ascolto e nello stesso tempo di agire per porsi in attività di ascolto.

Buona domenica, cari amici

18:48
11 ottobre 2010


Manfredi

Ospite

La nostra razionalità è solo una piccola isola circondata dall'oceano dell'Essere;se non impariamo ad ascoltarlo vivremo sempre rinchiusi in un asfissiante guscio di noce.

è come dire che occorrerebbe liberarsi dai propri limiti – di carne con annessi e connessi cedimenti e vincoli alla semplice materialità -: cosa che oggi, asserviti come si è al mero uso materiale delle cose e delle persone, avendo confuso la "ricerca della felicità", con la ricerca dell' "oggetto" del desiderio, pare lontanissima. si pone, urgente, la domanda: dove sta di casa la spiritualità, oggi?

grazie, Omar.

18:20
12 ottobre 2010


Carmen

Ospite

Interessantissimo post Omar, che ci fa riflettere sull'esistenza.

Grazie!

Carmen



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