Non é che mi senta un granché calata nello spirito del Natale. Detto questo, ritengo che un minimo di aria natalizia occorra, in questo periodo dell' anno.
A incominciare dalle Stelle di Natale
E' scesa la neve
a visitare la valle.
Giunge senza rumore.
Così scendono i sogni.
Guardiamola scendere.
Ha dita così dolci,
così lievi e sottili,
che sfiorano senza toccare.
Ti ringrazio, Ferni, per i tuoi versi: neve natalizia che imbianca ancora un volta il ricordo di "un'infanzia non ancora sbiadita".
Ed ora il Presepe classico:
E il Presepe napoletano:
Particolare del Presepe della Reggia di Caserta
La vera portata e il lascito culturale del presepe napoletano risiedono nel realismo delle sue rappresentazioni. Non è più solo un simbolo religioso, ma uno strumento descrittivo, identificativo e unificante della comunità di appartenenza, nella sua dettagliata composizione. Si potrebbe forse dire che il presepe napoletano è stato e rimane un veicolo di identifiicazione della "gens napoletana" e l'antesignano di quel realismo che ha caratterizzato le rappresentazioni teatrali e le produzioni cinematografiche napoletane.
"Ecco il momento di accennare ad un altro svago che è caratteristico dei napoletani, il Presepe <…> Si costruisce un leggero palchetto a forma di capanna, tutto adorno di alberi e di alberelli sempre verdi; e lì ci si mette la Madonna, il Bambino Gesù e tutti i personaggi, compresi quelli che si librano in aria, sontuosamente vestiti per la festa <…>. Ma ciò che conferisce a tutto lo spettacolo una nota di grazia incomparabile è lo sfondo, in cui s'incornicia il Vesuvio coi suoi dintorni."
Accanto al Presepe ecco la tradizione dell' albero di Natale
L'immagine dell'albero é generalmente intesa come simbolo del rinnovarsi della vita.
L' abete quale conifera sempreverde, facilmente richiama il perpetuarsi della vita anche in inverno.
E poi, naturalmente c' é Babbo Natale
Antica illustrazione datata 1881. L'autore è Thomas Nast che, insieme a Clement Clark Moore, ha contribuito a creare la moderna immagine di Babbo Natale.
mi piace da matti la carol of the bells, con i suoi toni un po' dark, ma tanto suggestivi a far da contorno al "mistero", forse la preferisco a tanti altri canti natalizi.
Ti sento leggermentecritico, eh? Forse, ad annegarsi in una botte di spumante, si riuscirebbe a soprassedere ai lati negativi e a ricordare com' era… una volta (ti rimando al bel brano di Carmen, Buon Anno, Roma!)
ho appena letto il brano di Carmen: ah! se incomincio a pensare a "com' era…" a "c' era una volta…)
mi prende un nodo alla gola…
ormai ci siamo, alla fine del 2010, eh! e tutto ricomincia da capo e temo non cambierà niente. non sono critico, dmk, credo d' essere solo di un realismo pessimista.
ad ogni modo, Buon Anno a te e a tutti quanti parto domani per una settimana (circa). ci sentiamo presto