DOMENICA D’INVERNO
Respira l’autostrada deserta
costeggiata dalla timida alba
dietro alla prima curva osserva
la ricorrenza del 2 di novembre
l’asfalto si veste di lutto
ma l’autostrada si assesta
e prosegue oltre la prossima curva
dove s’incrociano le feste natalizie
con la morte del vecchio e la rinascita del nuovo
la bocca colma di caramelle.
Un gatto col fiocco di raso rosso al collo
medita sulle palline che dall’abete pendono
e la stagione lecca le crepe.
All’uomo
la terra augura nuovi
buoni raccolti.
***
DOMENICA DI PRIMAVERA
Tramonta la passata tristezza
nei canali dove la vela scivola
sulle acque strette ad arrivare
nelle braccia aperte del mare
che ci accoglie con il vento in poppa
aulico di speranza.
***
DOMENICA D’ESTATE
Non di morte parlerò
stamane
ma del meriggio afoso
di un’estate assorta
a speculare dalle ciglia
del gatto in ombra
e sulla quiete interrotta
dal rauco suono della cicala
e del suo contrario
che muto mai si ferma
Non di morte parlerò
stasera
ma delle serre soleggiate
dove il tempo si rinnova
e della donna
che indossava sandali di cuoio
e sul tramonto spargeva
cenere di dorata gloria
e delle onde
di un mare di promesse
che giocavano con i piedini
dei bimbi in allegria.
***
DOMENICA DI AUTUNNO
Dalla pallida nuvola il sole spia
occultando l’allegria
negli armadi addobbati
di sciarpe e cappelli
pigro il mattino avanza
col bavero alzato
a difendere la nuca nuda
dalle raffiche del tempo
dietro alla porta si ode
l’ultima risata delle foglie
al vento.
Un uomo accende la pipa
e ascolta
il bussare dell’inverno.
Carmen
(30/06/2005)