Dalla nicchia dell’occhio si cambia prospettiva
come il raggio del faro quando gira,
Nina plagia dell’altra l’avvenire
così da seppellire
quel che andava seppellito
e riprova il copione della vita.
Ci sono tempi che restano fermi nella mente
e Nina riempie due tazze di bontà la mattina
e parla e dice all’uomo
lui ascolta assolve e benedice
ci sono tempi che restano sospesi nella mente
come la canzone interrotta improvvisamente
ha mani buoni e occhi attenti l’amore
le risponde che il peggio è passato
sarebbe meglio uscire dalla nicchia, e spegnere il faro,
perché Nina è ancora viva e sa danzare
poi si alza, e prende le chiavi,
dice a Nina di tenere calda la sera ché lui tarda per cena.
Ci sono tempi che restano fissi nella mente
come gli orari degli arrivi e delle partenze
e Nina che non è partita, tiene calda la sera
con il lume acceso della sua candela.
Ci sono tempi che è meglio star zitti
e tempi da cantare
e Nina ha ripreso la sua canzone.
Una sera.
Fuori tempo.
Al mare.
Carmen