E' questo un argomento di sempre strettissima attualità. Le tue parole, Carmen, sottolineano una tragedia (che è uno scandalo per tutte le persone di coscienza) che non riesce a trovare soluzione. L' infanzia è sempre stata preda e predata, anche nei paesi cosiddetti "perbenisti" in epoche di "perbenismo". Chi dimentica i bimbi di Dickens? quelli di Hugo? addirittura, tornando ancora più indietro, le creature della Corte dei Miracoli? o, più avanti nel tempo, quelli utilizzati selvaggiamente all' inizio dell' epoca industriale nelle fabbriche "perchè avevano mani piccole che passavano negli ingranaggi da ripulire". O oggi, nei paesi in rincorsa al benessere, sfruttati e privati dell' infanzia, schiavetti in catene di produzione? e, tragedia nella tragedia, ci sono quelli di Strada e delle altre associazioni, quelli che stanno vivendo la guerra, quelli cui viene posto in mano un' arma. E noi qui a parlarne, a indignarci. E dentro si sente che nessuno ascolta la nostra indignazione.
brava Daniela, nessuno ci ascolta, perché è più comodo chiudere l'udito e guardare la faccia altrove…Vero è che poco possiamo fare, ma anche un euro in mezzo a tanti euro può diventare importante e importante è anche la dimostrazione di solidarietà con i fatti e non solo con le parole. Per lo meno noi che scriviamo riusciamo, o no, fermare l'attenzione a chi ci legge? e chi lo sa.
da che mondo è mondo, il mondo così gira e così ha sempre girato, ma questo non signfichi, giammai, essere rassegnati.