daniela manzini kuschnig' s weblog

piccola nota:

Flores è forse la più incantevole della sfilata di isole indonesiane che si dilungano parallelamente all'equatore e poco più a sud dello stesso, dalla punta di Sumatra fino alle Molucche, cioè quasi alla Nuova Guinea. Da piccoli chiamavamo queste isole (ce lo avevano insegnato): Arcipelago della Piccola Sonda.

Ora hanno giustamente ripreso l'antico nome di Nusa Tenggara (Piccole Isole del Sud Est).

Flores

Lentamente sciogliendosi 

dai saturi vapori

densi di profumi

esalati da assorti fiori

esplosi nella materna foresta,

la sua immagine,

come restia,

dolcemente appare.

Le sue palme

protende tenere

a chiedere ed offrire,

d'impeto spontaneo

ma raccolto,

sensazioni e desideri

e lievità profonde

di emozioni.

La luce dei suoi occhi,

ora chiari nel sole,

(chè solo lievi cortine

di nebbia ora ultime

l'abbandonano)

è già sole

a me che inconsapevolmente

attendevo.

O consapevolmente desideravo

poi che tutto m'appare

già saputo e pur nuovo,

come dono prima negato

poi offerto

nell'ultima chiarezza

nata

dal mistico rito

della purificazione.

  

E tutto ora

si scioglie

nell'oro del sole nascente

poiché l'aria l'assorbe

vibrando

e diventa essa stessa

pagliuzze diffuse

riflettenti

che tolgono ai miei occhi

l'immagine cercata

e lentamente poi,

rarefacendosi,

portano via con sé

anche la stessa immagine,

se realtà non era,

e lasciano soltanto,

ad ultimo consolo,

ancora il profumo

dei silvestri

inebrianti fiori

che più non basta

alla mia sete.

  

  

  

Riesci sempre a trasmettere le emozioni che quei paesaggi stupendi ti inducevano, Mario

poi che tutto m'appare

già saputo e pur nuovo,

come dono prima negato

poi offerto

nell'ultima chiarezza

nata

dal mistico rito

della purificazione

SANDRA!!

dove hai trovato questa foto? Confermami, per piacere che si tratta di una foto di Floìres e in particolare dei laghi del Kelimutu!

Sarebbe quasi incredibile. Poi ti racconterò.

 Avevo semplicemente digitato Flores Indonesia immagini, però con la tua indicazione più specifica, vengono fuori delle meraviglie come questa:

Basta digitare laghi Kelimutu immagini.   

Sandra, con la tua seconda foto sei entrata decisamente attraverso il mio sterno!

Sì, era fra quei ciuffi d'erba che io, accoccolato, mi perdevo fra i colori dei laghi ed i loro vapori. Ho vissuto una fiaba, e tu, senza preavvisi, me la hai ricordata.

I laghi sono tre e di  colori diversi, ma la cosa meravigliosa è che i colori cambiano nel tempo, anche in breve. Il bianco latteo si alterna al verde smeraldo e o blu del cielo, o anche al rosso/nero o al nero pece. Non so perchè, ma è vero: lo ho visto.

Durante il viaggio per Flores, partrendo da Bali, avevo conosciuto tre ragazzi italiani. Giovani, radiosi e belli come possono essere tre studenti (20 -22 anni) che scelgono queste vacanze. Ci siamo accompagnati per qualche giorno.

Ho ritrovato una mia poesia di allora che ne parla.

La volete? Eccola:

Figli

 

Quel momento

in cui non riuscivamo

a conoscerci

fra le piste slabbrate

del piccolo aeroporto

di Sinbawa-Byna.

Quel momento

che ha poi segnato

le nostre scelte

d’essere poi, per brevissimi

ma germoglianti giorni,

nascenti esseri vicini:

quel giorno

in cui ci siamo

reciprocamente

istintivamente

adottati come padre e figli,

fa parte

dei giorni d’amore

che costellano

il planisfero

della mia vita.

Eravate troppo belli

per non volervi.

Ero troppo padre

per non volervi figli

e voi forse troppo figli

per non volermi padre.

E tutto era certo

inevitabile scheggia

del perpetuo cristallo

di felicità

ch’io vado intorno

raccogliendo.

Ci siamo voluti.

I vapori

dei policromi laghi

del Kelimutu

ci hanno avvolti così

come semplicemente

eravamo.

La mia voglia di amarvi

fa parte, sempre,

delle semplici cose

 

 

di cui umanamente,

dolcemente,

parlavamo

lungo le attonite strade

di Maumere

o sull’orlo precipite

dei laghi

o presso il mare di Flores

incontaminato.

O nella lignea struttura

coloniale

del Flores Sao Resort,

quando nel buio

di equatoriali sere

ci raccontavamo di noi.

O quando stanchi

di lunghi tragitti

ed intense emozioni

ci dicevamo

nel fuori-strada

brevi frasi per riconoscerci.

Era certo amore

tutto questo.

Era certo voglia

d’essere felici

e di dirci di esserlo.

Era, poi,

certamente voglia

di ritrovarci qui,

nella nostra terra

che è limitatissima

parte

della nostra patria-mondo.

Giovani, splendidi figli

incontrati per caso

nelle assolate strade

del mio vagabondare.

senso di paternità e di amicizia fiorito spontaneamente 

meraviglioso istinto di sentire "figli" i giovani appena conosciuti ma apparentati nel cuore dall' intreccio del viaggio, dall' avventura, dall' entusiasmo di fronte ai miracoli della natura.

Io credo che, tranne in rare situazioni in cui cercano la solitudine, gli uomini abbiano la necessità di condividere la bellezza con qualcuno … probabilmente perchè l'emozione ed il piacere dell'altro rafforzano i nostri sentimenti … o, più semplicemente, perchè siamo fatti così, per condividere le emozioni.

Non mi è difficile immaginare Mario e i suoi giovani amici instaurare il rapporto che lui descrive molto bene nei suoi versi. Vorrei ringraziare Mario per aver condiviso il ricordo di questa esperienza con noi.

Quanto a Sandra, non è vero che nessuno ti ha mai voluto adottare. Non è quello che abbiamo fatto noi, qui sul forum di Daniela? Sei la nipote di tutti !

Tornando ai laghi, ho letto che i geologi ancora non sono riusciti a spiegare perchè cambino colore. Lo fanno ogni dieci anni, sembra. Dei laghi alpini, si dice che sia la presenza di alghe … Qui si tratta di laghi vulcanici …

Bellissimo post, foto da urlo, e quell'incontro magico.

Magico perchè succede di rado e solo in determinate circostanze .

Uno scambio di amore e di esperienze indimenticabili.

Ti invidio Mario.

P.S. x Manfredi ……consolati anche a me nessuno mi ha mai voluto adottare……chissà perchè..………in compenso però ho trovato tantissime persone speciali che mi hanno regalato qualcosa di sè.