Utente | Messaggio |
15:30 1 marzo 2009
| Filippo
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| Ospite
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A sud dei tuoi gratuiti dolori, andrò a recuperare i miei pensieri, zavorra di me stesso in libera discesa verticale. A sud dei miei errori esistenziali ridisegnando vortici a salire conquisterò la noia abbandonata prima di partire. A sud del sud accenderò candele a santi senza icone e senza tele a madri senza latte a figli senza madri da abbracciare. A sud del vento caldo, a sud del mare a sud dei miei deserti e dei tuoi cieli a sud del tempo stesso a sud di un qualche Dio andrò a morire.
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16:02 1 marzo 2009
| Rose
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| Ospite
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Dove il sud diventa epitome di aridità e non-vita.
Lascio il commento dell'immagine a sandra.
Caro filippo, ho l'impressione che tutta la leggerezza la riservi alle composizioni dialettali e l'italiano lo lasci alle contorsioni dell'animo … mi sbaglio?
L'ultimo verso è fantastico.
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17:20 1 marzo 2009
| franco
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| Ospite
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un "cammino della speranza" al contrario;
Un tornare all'origine del nostro male del vivere.
La rima solo apparentemente sembra opporsi alla drammaticità del testo, ma in realtà ne accentua il senso e lo evidenzia.
f
scusa Rose, "epitome"?
caspita!
f
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17:23 1 marzo 2009
| Filippo
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| Ospite
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Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
A me "epitome" non me l'aveva ancora detto nessuno!
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19:04 1 marzo 2009
| admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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capita di tutto, nella vita, Filippo!
Mi è piaciuta, la tua poesia.
Sud come icona: a sud del sud come progressione drammatica e incisiva in un processo di ri-conoscimento e accettazione (?) del "male", così come lo rappresenti.
E penso, con Franco, che il termine azzeccato sia "mal di vivere".
Ha certo ragione Rose: qui non si respira leggerezza. Ma l' emigrare verso il nodo cruciale di se stessi, non è mai portatore di leggerezza.
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20:55 1 marzo 2009
| sandra
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| Ospite
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Perchè lasciano a me il compito di dirti che l'immagine è… non lo dico cos'è, tanto si vede . Philip, siamo in piena crisi esistenziale, vedo. Del resto, le poesie migliori vengono quando si è in crisi, dunque…
Qui, tra discese vertivali e vortici a salire… non è ben chiara la direzione. A sud, dici tu. Va bene. Mi piace questo andare a rotta di collo a sud, come scandisci reiteratamente, negli ultimi versi.
reiteratamente è per fare il paio con l'epitome di Rose.
Miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ! che siamo colte, zietta!
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