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Pietà per Giacomo Leopardi

UtenteMessaggio

08:42
7 ottobre 2010


OmarBunfai

Ospite

Pietà per Giacomo Leopardi.

L’uomo moderno è spezzato, frammentario.
Una vita integra gli è preclusa, qualunque sia il paese in cui vive, l’educazione che ha ricevuto, la classe sociale cui appartiene.
Egli avverte come una fatalità questa frattura irrimediabile, sin dalla prima gioventù, se ha la capacità di avvertirla.
L’individuo e la collettività si sono allontanati con il trascorrere dei secoli, lungo cammini divergenti, e continuano anche oggi ad allontanarsi.
Ciò che la Società globale si aspetta dall’individuo, presuppone in lui, è sempre diverso da quello che egli scopre in se stesso come autentico,sorgivo.

E chi è qualcosa di più che una formica, chi vuole lasciare dietro di sé una traccia durevole tra le apparenze, il suo strascico, di cometa o di lumaca, viene frantumato dal mondo umano, non dalla sua ostilità, ma semplicemente dalla sua estraneità, dalle sue regole, dai suoi bassi comportamenti, dalle sue triviali consuetudini.
Nella collettività l’espressione dell’individuo non riecheggia, non rifulge più, è perduta l’armonia del mondo antico.

Negli ultimi due secoli, l’apparizione di una grande personalità si accompagna al quadro di un’esistenza tragica, quando non intervenga un temperamento accomodante o vile a preservare l’individuo.
La lista sarebbe lunga.
Giacomo Leopardi è un esempio clamoroso, emblematico, di questo destino.
Ed eccezionale è il suo pudore, la lotta temeraria ,disperata, di chi si sente destinato a soccombere, eppure tenta di sopportare stoicamente la sua sorte.
Leopardi vuole una vita integra, e vuole mostrarsi soltanto come un uomo e un pensatore integro.
In questo è “antico”:giudica degradante rivelare, esibire la vita spezzata come tale, e non permette a nessuno di pensare che l’esistenza di chi parla al mondo, come fa lui senza illudersi, nasconda un fallimento.
Cosa importa se quell’integrità che lui declamava nei suoi versi mirabili e nei suoi profondi ragionamenti filosofici non si è realizzata nell’uomo Leopardi?
E certo la curiosità pettegola dei suoi contemporanei, come di altri maldicenti fino ad oggi,si è gettata avidamente sulla malattia dell’uomo, sulle sue sventure sentimentali  e i suoi cattivi rapporti familiari, con quel gusto gazzettiero oggi imperante, di voler aprire le porte della stanze delle persone, per prendersi facili confidenze.
Quel gusto di mettere a nudo gli esseri umani nella loro intimità per scoprirli indifesi, malati,fiduciosi, ingenui, bisognosi di aiuto:in modo di poter denigrare le loro opere, ebbri della libidine da guardoni d’aver scoperto il segreto occulto, il vizio nascosto!

Ma tutto questo gusto da lupanare non è riuscito a sminuire per nulla l’espressione di questo grande poeta, ciò che lui mise fuori di sé,sopradi sé.
Poiché, in un mondo che stritola l’individuo, Leopardi è stato capace di farci vedere l’individuo non piegato dal mondo.
Questo risultato lo raggiunse in un’epoca che si è compiaciuta – e il compiacimento dei voyeur oggi è anche più forte –di mostrare la vita spezzata, l’individuo fallito.
Se la persona di Leopardi è stata infranta, ciò non dimostra nulla contro di lui.
Le sue gobbe e il suo supposto onanismo non incrinano nulla della sua grandezza.
In cambio egli ci ha lasciato UN’IMMAGINE DIVERSA dell’uomo, ed è con questa che dobbiamo misurarci noi.

22:22
7 ottobre 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

" E fango é il mondo"

(A se stesso, Giacomo Leopardi)

Poeta, filosofo, scrittore, glottologo, eruditissimo, è considerato il maggior poeta dell' 800 italiano. Alla faccia dell' infanzia sacrificata, della gobba, della salute cagionevole e quant' altro… nulla riuscì a impedirgli di realizzare un pensiero e una poetica che rimarranno finché esisterà il mondo. 

Per mia esperienza so che piace poco agli studenti a causa del suo pessimismo e forse anche a causa di un errato approccio scolastico che non lo presenta come precursore di quello che sarà l' esistenzialismo (se non già esistenzialista in sé e per sé per la visione che ebbe dell'esistenza individuale umana e del suo carattere precario).

Poiché, in un mondo che stritola l’individuo, Leopardi è stato capace di farci vedere l’individuo non piegato dal mondo.

Bel brano, Omar. Deduco che ami Leopardi.Smile

dmk

23:15
7 ottobre 2010


Manfredi

Ospite

capolavoro assoluto

06:50
8 ottobre 2010


OmarBunfai

Ospite

GRazie cara DAniela.

per il bel contributo.

Eh, sì sono un accanito fan di Giacomo. Ho appena finito di leggere lo straordinario libro di Pietro Citati "Leopardi", edito da MOndadori, dove ne esci riconcilato dagli orrori scolastici che ha dovuto subire il povero Conte. Un libro lieve e profondissimo nel contempo,dove l'anima acquista peso specifico.

In questo testo metto in evidenza la barbarità della cosidetta "televisione del dolore", quel voler mettere a nudo l'intimità degli artisti e delle persone per creare dello scandalismo idiota.

Pensa DAniela, questo scritto è nato anche contro un brutto vizio che gira nei siti e nei blog della REte, letterari e non,e che devo dire, il tuo bel Blog a un mio primo sguardo sembra per fortuna immune: quello di riportare lo scritto di un utente alla sua vita privata per deredierlo o comunque sminuirne il valore.

Pertanto insieme a un racconto, a una poesia, ho voluto esordire con questo pezzo di saggistica per presentarmi e dire: amo narrativa, poesia, saggistica ma non parlare di faccende personali.

Un pò come Flaubert mi troverete sempre impersonale: entusiasta per parlare di idee, di cultura e di arte in senso lato ma sempre molto refrattario a parlare della mia vita privata ,come del resto a interessarmi ai fatti intimi altrui.

L'artista per me è come un natilus: una grande conchiglia vuota ,pronta a riempirsi dei suoni oceanici che risuonano intorno a lui.

Cioa DAniela e grazie a Manfredi del bel contributo.

07:27
8 ottobre 2010


OmarBunfai

Ospite

" E' stato soltanto a causa della viltà degli uomini, che hanno bisogno di essere persuasi del valore dell'esistenza, che si è voluto considerare le mie opinioni filosofiche come il risultato delle mie personali sofferenze e ci si ostina ad attribuire alle circostanze materiali della mia vita ciò che si deve soltanto al mio pensiero.

Prima di morire voglio protestare contro questa invenzione della debolezza e della volgarità e pregare i miei lettori di applicarsi a distruggere le mie osservazioni e i miei ragionamenti piuttosto che accusare le mie malattie."

Così scriveva Leopardi a Louis de Sinner, il 24 maggio 1832.

Ecco cara DAniela, spero che tu riesca sempre a mantenere un'impostazione non pettegola e non personalistica del tuo blog, come stai facendo alla grande, e mi permetto di alsciarti questa geniale e umanissima difesa si GIacomo contro i suoi detrattori.

E' storia ormai,che i redattori dell'Accademia letteraria di FIrenze, per pura invidia, negarono importanza a Leopadi proprio per via della sua tubercolosi, così come oggi gli studenti vessati da noiosissimi Professori tromboni lo liquidano con un "povero segaiolo", come mi disse un ragazzino mio vicino di casa, tempo fa, scatenando le mie sacre ire che gli costarono un'ora di predicozzo!

MA quello che mi preme è che questo vizio gira per la Rete,per la serie "se scrivi questo è perchè sei depresso, o ossessivo compulsivo", con questa moda di usare categorie psichiatriche da parte di chi a malapena usa il linguaggio abbreviato degli sms!

O tempora, o mores!

CIao DAniela

10:33
8 ottobre 2010


Carmen

Ospite

Concordo con Daniela, credo che è importante innanzitutto che l'insegnante riesca a trasmettere il vero valore delle poesie di Leopardi, il resto non sono cose così rilevanti.

Purtroppo, però, è difficile non accostare autobiografia e arte, quando l'artista è un grande, forse perché in qualche modo la vita di un poeta può influenzare la sua poesia?

Comunque, Omar, il tuo testo non fa una piega.

Ah, per quanto riguarda questo posto, puoi stare tranquillo, io lo considero l'Isola sacra della Poesia".

Buona giornata e a rileggerti!

Carmen  

17:28
8 ottobre 2010


OmarBunfai

Ospite

Grazie CArmen, tu sei una garanzia di Poesia! Buona vita!

19:19
8 ottobre 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Grazie a Carmen per "l'Isola sacra della Poesia”SmileEmbarassed!!!!

Ed è vero che spesso è difficile disgiungere la biografia di un autore dalle sue opere e dal suo pensiero.

Credo però che occorra molto equilibrio nel trovare "eventuali" raccordi fra vita e pensiero, molta molta prudenza. Ho sempre pensato che, quando ci si accosta a un autore, occorra per prima cosa, lasciar parlare il lavoro artistico in sè e per sé, a voce alta e piena. Il resto viene poi. Forse è per questo che sempre, nel mio lavoro, ho presentato il testo – poesia o racconto o romanzo -, perché ci si lavorasse sopra e solo dopo, molto dopo, ho fornito le informazioni biografiche.

dmk

22:52
8 ottobre 2010


Manfredi

Ospite

a me invece un ragazzo definì Leopardi come "quel povero sfigato, capace di parlare solo di morte…", tanto per gradire.

tiriamo un velo pietoso sull' incapacità o non – volontà di molti giovani a cogliere certi aspetti salienti dei massimi autori. sull' incapacità da parte di chi dovrebbe dirigere il gioco, a far filtrare il senso compiuto di un profondissimo pensiero. insomma a gestire l' appreciation di un testo. vale per Leopardi e, naturalmente, per altri. 

ho seguito con estremo interesse il tuo discorso, Omar. personalmente non frequento molti siti e perciò non sono in grado di fare gran paragoni. non è che qui non si vada mai sul personale, ma c' è sempre un grande rispetto per la privacy. 

che esista poi in giro per la rete una certa volontà di "critica"(?)Winkdei lavori altrui volta a sondare il personale, l' ho notato anch' io.  penso che sia ascrivibile a incapacità di fare critica vera, di commentare senza agganci. o anche – e questo è peggio – a mera curiosità verso l' altrui privato. detestabile. in ogni caso è un atteggiamento che può anche portare a clamorosi fraintendimenti.

09:24
9 ottobre 2010


OmarBunfai

Ospite

Concordo pienamente, caro Manfredi con al tua bella meditazione molto vera.Ciao

22:46
9 ottobre 2010


Manfredi

Ospite

ti ringrazio.Smile



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