
lingam di Shiva
NEXUS RERUM – connessione di tutto con tutto -
(il WEB o la ragnatela?)
Ho convocato la pioggia per un’audizione e adesso sta ticchettando alla mia finestra.
Niente male davvero, penso che la ingaggerò.
Il mio sguardo scorre sulle pareti di quest’appartamento, per definire i confini del mio Mausoleo.
Sono il Polifemo del mio vano, un’anima in pena per gli amici.
Piango in mezzo alle mie piante di plastica, innaffiando fiori artificiali; ignoro la porta che m’invita a uscire a passeggio sulla piazza del Paese.
Ritagli di vecchi giornali sono sparsi sul tappeto marocchino, macchiati dal bonarda di un bicchiere rovesciato.
Ormai sono parole senza senso ingiallite dal tempo e pensare che una volta…
Foto scolorite che sono un museo del dolore, sanguisughe di celluloide che dissanguano la mente e impallidiscono il cuore.
Adesso basta giocare al boia; hai tirato i tuoi dadi truccati all’inverosimile e hai perso lo stesso.
Accendi il portatile o la bile nera ti avvelenerà, fratellino.
E così comincia a tessere la Ragnatela…NEXUS RERUM.
Cerco di scardinare quei ricordi “appesi”, forse meglio scrivere “impiccati” agli omini dentro l’armadio denso di naftalina.
Servono solo a sguazzare nel brago del mio passato come un verro…svanite, ve ne prego!
Sul retro della polaroid c’è una macchiolina di umore rappreso…sangue, seme, saliva, bolo?
Intreccio la tela con le mie scuse: “Siamo nell’era del nichilismo compiuto, nel 2030 saremo tutti artisti, l’unica società buona è quella abolita…”
Oh, mie trame, come siete micidiali nella vostra crudeltà e nel vostro splendore!
Tutto è insanabile e senza salvezza, possiamo solo cercare di restare sulla cresta dell’onda per esibirci nel nostro angolino assolato e polveroso nella Piazza!
Mi avete compreso? Mi avete compreso?
Non vedete che ormai il mondo è andato a puttane…
La trappola per la mosca ha bisogno del miele.
L’edera ricopre totalmente le pareti piene di buchi e di fessure; gli aghi penetrano i tossici e le sirene seducono e sbranano con i loro incanti.
All’apparizione segue la possessione e il pagamento, preferibilmente in contanti.
Tutto ormai scontato, insanabile, come dicevano i soldati americani in Vietnam, “FUGAZI” (acronimo per "Fucked Up, Got Ambushed, Zipped In", "fottuto, preso in imboscata, bloccato").
La Ragnatela mi soffoca l’anima.
Ho viaggiato per sottrarmi al pericolo in India, a Kanchipuran, una delle sette città sante dell’India.
Volevo vedere il sacro lingam di sabbia di Shiva, che si narra reca ancora le impronte di Parvati, la sua fedele compagna, che lo difese dall’alluvione devastante del Gange.
I Bramini m’impedirono la visita e gettarono il mio denaro nella latrina del tempio.
“Non sei ancora pronto, straniero.”
In quel momento mi salvarono l’anima.
NEXUS RERUM.