Ci sono notizie in minuscolo, tra le ridondanti colonne dei giornali italiani piene di Maiuscole, che valgono come ponderosi saggi per capire in che razza di guazzabuglio senza princìpi e valori, stiamo vivendo nella nostra attuale società globale.
La notizia è quella di cento cani husky ammazzati in Canada perché “inutili”.
Erano operai in esubero, giovani precari, cassintegrati cronici: usati come cani da slitta durante le Olimpiadi invernali, a causa del calo dei turisti non producevano più profitto.
Divenuti solo voci in perdita del bilancio, le due società che li gestivano ne hanno ordinato la soppressione: a fucilate e a coltellate.
Un canicidio perpetrato per algide e bieche ragioni di profitto, non per sfamarsi o perché quei poveri animali fossero malati, no, solo per PROFITTO.
Una strage evitabile con un annuncio sui giornali o una ricerca presso canili e associazioni animaliste; un’assurda carneficina inutile come è inutile l’uomo senza la natura e glia animali, come è superfluo quest’uomo globalizzato senza rispetto per niente.
Certo il rapporto tra l’uomo e l’animale è stato sempre speculativo, ma gli Indiani d’America e penso alla cultura del bisonte dei Sioux della pianura, ci hanno insegnato che uomini e animali sono figli della stessa Madre Terra.
Certo anche per i Sioux gli animali erano bestie da soma, da traino, da lavoro, da cibo, da vestito.
Grazie alla loro civiltà superiore riuscirono a creare con le bestie, uno spirito comunitario – non sempre e solo legato alla convenienza- che aveva le sue radici nella comune appartenenza alla natura.
Noi e gli animali siamo fatti della stessa natura, della stessa vita.
E meritiamo lo stesso rispetto.
E’ infatti noto che con i Sioux, nonostante le rituali uccisioni in momenti stagionali appropriati, che prevedeva il rispetto per le femmine incinte e i giovani esemplari, la popolazione dei bisonti si moltiplicò in un millennio, mentre i bianchi capitalisti li portarono vicino all’estinzione nel giro di un secolo.
Quei bianchi sono dei bestemmiatori prima che degli sfruttatori, e anche se ho il colore della loro pelle, rinnego quel criminale DNA.
Spero che la Madre Terra presenti presto la resa dei conti a quei sacrileghi che hanno inventato l’orrore dei carnai degli allevamenti intensivi, la vivisezione e le mattanze per far pellicce inutili come le pseudo donne che le indossano.
Non può esserci pietà per chi abbatte dei cani indifesi per un pugno di dollari.
La bestemmia al Sacro non può diventare un’oscena abitudine.