

Ringrazio il Dio di tutte le religioni che mi ha sorretta
quando stavo con un piede dalla fossa, lo ringrazio
per la sua dolcezza, per il silenzio e il rumore, per il suo
perdono.
Ringrazio le mie figlie per essere come sono,
il loro darsi da fare quotidiano, per le poche preoccupazioni
che mi danno.
Ringrazio quella santa donna di mia madre per avermi dato
un’educazione religiosa, posando tra le mie dita il credo necessario.
Ringrazio mio padre per aver trasmesso in me i suoi geni,
per la sua eleganza e la gran voglia di vivere,
per le poche volte che ci siamo specchiati negli occhi l’un
l’altro, per il perdono
Ringrazio, tutte le persone che mi hanno fatto da supporto, quando
rovesciavo su di loro acqua calda e acqua fredda dei miei
tormenti e dolori.
E poi ringrazio me stessa, perché non ho permesso a nulla e a nessuno
di avvelenarmi l’anima e ringrazio pure la mia guerriera che ho
nutrito perché potesse ritornare ad essere bambina.
Ringrazio questo anno che prima di lasciarsi sviscerare ha posto
ostacoli tra me e il mio obiettivo, come fosse prova di forza e che
ora s’è quietato, sapendo della sua fine.
Ringrazio Iddio, di non essere mai stata bigotta,
perché ho unito il sacro al profano, come fa la vita con il bene ed il male,
e ringrazio anche il male, perché il mio bene è stato generato
a causa sua.
Carmen