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ESSERI SENZA DESTINO – Proclamazione della giornata nazionale dello scrittore/lettore di post -

UtenteMessaggio

07:55
16 marzo 2011


OmarBunfai

Ospite

senza Destino – Zoran Musik -

 

Hey, internauti, scrittori e  lettori di post, come state?
Siete presi con la stesura del vostro prossimo post?
Permettete un invito?
Per un giorno riflettiamo sulla nostra condizione di cittadini democratici nell’era informatica, vi piace l’idea?

L’accesso alla libertà d’espressione nel Web è il frutto dello sviluppo delle società democratiche/egualitarie in cui noi viviamo.
Secondo i principi delle nostre comunità tutti hanno “formalmente” una libera entrata per gli stessi diritti di base e dunque tutti, anche i più sfavoriti, aspirano a raggiungere i vertici della piramide sociale.
Ma solo uno su centomila ce la fa, come dice variata la canzonetta, e come ben sappiamo, a godere di quei diritti di eguaglianza.
In poche parole viviamo di speranze deluse, siamo degli sfigati, o perlomeno mi rivolgo a coloro che lo sanno senza troppi eufemismi o ipocrisie d’accatto.
Le società antiche disponevano di metodi più efficaci per inibire le aspettative dei frustrati.
I greci e i romani avevano creato il mito della Polis, di Atene e Sparta gloriose, e di Roma, la città eterna repubblicana o imperiale per eccellenza.
Anche se soffrivi come uno schiavo le pene dell’inferno in terra, eri parte comunque di una grande Idea di civiltà contro i barbari.
Oggi invece, molti di noi sono servitori in una Repubblica delle banane, sciatta e decadente.
Nel Medioevo l’accettazione dei limiti e delle privazioni della vita trovava il proprio risarcimento nella prospettiva religiosa di un al di là paradisiaco, in una meritata ricompensa in cielo.
Con la rivoluzione francese e il suo propagatore ideologico, Napoleone, le società egualitarie si sono imposte in Europa, portando il tragico problema di come gestire le frustrazioni che nascono dal fatto che le promesse di giustizia, eguaglianza e libertà non possono essere esaudite.
Uno su centomila ce la fa.

La forma di compensazione alla frustrazione, usata dalle nostre democrazie, per farci accettare la nostra esistenza senza destino, è l’immaginazione alimentata dai Media tecnologici post-moderni.
Per sopportare il naufragio che dobbiamo subire in quanto le vite che sogniamo, non collimano con la realtà, ci viene imposto il bombardamento delle immagini pubblicitarie, con l’annessa inflazione delle vite parallele delle celebrità dello star-system, che ci smerciano i prodotti del sistema produttivo.
Oggi, il capillare diffondersi del mezzo informatico. – alla portata di tutti, anche degli analfabeti – rende il catalogo delle vite parallele accessibile a tutti e, trovata geniale, permette con i nick e gli avatar e i social forum ad ognuno di noi di trasformarsi nel fantasma di se stesso e di svolazzare per l’etere con o senza catene, a scelta.
In questo modo, gli uomini che tengono le leve e pigiano le manopole dell’Alta Finanza, ci manipolano come biglie e gestiscono le nostre frustrazioni, facendoci rotolare su puerili spiagge informatiche.
La fuga in queste fittizie fantasie al silicio, ci rende tutti più soli e più fragili, perché ci sradica dalla realtà concreta del nostro essere corporeo e ci toglie il Destino, la capacità di realizzare dei nostri progetti autonomi.
Dobbiamo svegliarci e liberarci da questi paradisi ottenuti a prezzi stracciati, re- imparare a usarli meglio e tornare sul campo del reale e scegliere:
o viviamo in un perenne disancoramento dal mondo o col mondo ci facciamo i conti e ci riprendiamo il nostro Destino.

senza FAto -Zoran Musik -

Per questo, amiche e amici, vi propongo una giornata di AUTORIVOLUZIONE, in data ancora da destinarsi: scioperiamo dalla nostra condizione di esseri senza destino e manifestiamo insieme, collettivamente il nostro disagio, aggregandoci nelle più grandi piazze d’Italia.
Per un giorno non scriveremo/leggeremo post ma VIVREMO la grande avventura di diventare quello che siamo veramente: esseri con un Fato, con un’anima destinata a trovare il senso del suo progetto.
Grideremo al mondo la nostra presenza e diffonderemo la nostra vitalità.

 

  Speranza – Zoran Musik -

 

La gioia di vivere e di esserci: noi, i 99.999 che non ce la fanno.
Perché anche dei senza destino, se lo vogliono e si uniscono, possono farcela.

Chi vuole aderire all’iniziativa, mi lasci la sua mail e divulghi l’evento tramite tutti i canali possibile e immaginabili.
Quando saremo in un numero consistente, decideremo la data.
Un saluto a voi, cari senza destino.
Sta a noi averne uno, nessuno lo regalerà, ci sia ben chiaro.

21:38
16 marzo 2011


Manfredi

Ospite

bravo, Omar! scioperiamo contro l' incretinimento da web! e gridiamo – ai giovani, ai giovani!!!! – di riappropriarsi delle proprie vite VERE! perché è, per davvero, questo il rischio più grande della sbandierata libertà al silicio: la solitudine. la solitudine in un mondo dove le persone tendono a isolarsi dagli altri, dal vicino di casa, dal collega con cui si è in competizione, dalle relazioni interpersonali in nome … di che? di un io sempre più drammaticamente fragile…………

08:28
17 marzo 2011


OmarBunfai

Ospite

UN grazie di cuore, Manfredi.

Ho pubblicato questo appello/riflessione in quattro siti e al momento ho avuto solo cinque risposte, delle quali la tua è quella più illuminata e consapevole, e non poteva essere altrimenti.

Sei l'unico che ha capito che è scritto per i giovani, questi ragazzi smarriti, rinbambiti dai mass media.

Noi abbiamo ancora una vecchia cultura umanista, rinascimentale caro MAnfredi e non ci capacitiamo di tutto questo oscurantismo informatico, di questa mancanza di valori umani, appunto.

Sono molto pessimista ma ti ringrazio del sorriso che hai donato al mio cuore, caro amico.

Come si suol dire, il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà o la forza della disperazione.

Buona festa, carissimo

21:15
18 marzo 2011


Manfredi

Ospite

anch' io sono pessimista e proprio a causa della mancanza di valori umani cui fai cenno. c' è un vuoto immenso nella vita, nello spirito delle nuove generazioni che niente, pare, riesce a colmare. è un imbarbarimento di oggetti up to date, inutilità sfiziose, poi di sniffamenti, alcool e droga… questo il mondo che lasciamo in eredità. sono felice di non aver avuto figli.

19:10
19 marzo 2011


admin

Amministratore

messaggi3520

Ciao, Omar, scusa se arrivo solo adesso, ma sai del mio problema. Ho letto il "proclama". Sono d' accordo con quanto ha scritto Manfred. Ed é vero: i non più giovani hanno una preparazione alle spalle, che permette loro di sopravvivere all' oscurantismo (informatico e non), ma i giovani… no. Credo che a loro il mondo e le relazioni umane possano apparire inconsistenti, al punto da generare una visione del vivere del tutto vuota.

dmk



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