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All'osteria della Signora Vita

UtenteMessaggio

16:00
19 novembre 2010


Carmen

Ospite

Ho trovato ospitalità in un'osteria, perché potessi nutrirmi alla mensa della Signora Vita. Non tutti i cibi offerti però sono graditi al mio palato, ma devo pur sfamarmi per poter proseguire il resto del cammino, dopo questa breve sosta.
C’è molta gente qui e regna una certa allegria,  ma a due tavoli dal mio sta seduta una signora molto sola. Tutti la evitano e sembra misteriosa.
Ho chiesto agli altri chi fosse e perché se ne stesse lì nascosta sotto il grande cappello dalla veletta nera.
Mi hanno risposto che è la Clandestina.  Entra sempre illegalmente, aspetta il suo turno per servire ed essere servita.
Dicono di lei che è la vergine vestita di nero.
Non è simpatica a nessuno, nemmeno ai disperati e che dispensa morte.
"Ah" ho risposto "credevo fosse qualcosa di ancora peggio!"

 

Carmen 

23:01
19 novembre 2010


admin

Amministratore

messaggi3520

Buono, buon pezzo, Carmen. Brevissimo, un flash. Visivamente efficace. Fortemente rappresentativo.

dmk

10:03
20 novembre 2010


OmarBunfai

Ospite

Una strepitosa metafora /allegoria della vita resa con un indimenticabile chiaroscuro da grande pittrice della parola: sei veramente grande! Questo è minimalismo poetico d'alta classe, come sempre da parte tua!

Stai bene cara amica e scrivi sempre e cerca di pubblicare! Ciao!

20:46
20 novembre 2010


Carmen

Ospite

Ti tingrazio Omar, soprattutto perché i tuoi commenti non sono scontati. Nulla è banale, quando si tratta di testi del Vero. Un caro saluto.

22:45
23 novembre 2010


Manfredi

Ospite

molto bello. hai una visionarietà molto personale che applichi alle vicende universali, come qui, dando loro proporzione umana. certo, metafora, allegoria di esperienza di vita trasfigurata.

per il pubblicare, …………..brrrrrrrrrrrrrrrrrrr, con quel che gira fra i piccoli editori in campo fregature e con il fatto che i grandi(?) editori snobbano le new entries……., ripeto: brrrrrr (situazione da brivido). questo, ovvio, augurandomi di sbagliare completamente.

00:41
24 novembre 2010


Carmen

Ospite

ma io Manfredi non ho di queste ambizioni, perché non mi prostituisco…!  <mi è bastato pubblicare il Incanti e Memorie per capire. Come ho già detto, io se voglio pubblicare vado su lulu, e faccio tutto da me. E sono sicura che avrò molta più soddisfazione, spendendo di meno.

 

Buona serata e grazie per le tue riflessioni sul mio testo.

 

A presto!

 

Carmen

22:35
24 novembre 2010


Manfredi

Ospite

vedi, Carmen, per come la vedo io, non é questione di ambizione, ma di "soddisfazione" e penso che ci sia una piccola differenza. ci sono autori che non sono e non saranno mai pubblicati (se non da piccole editrici che mettono "su carta" gli autori, a pagamento, poi non esiste possibilità di distribuzione, di pubblicità ecc), autori che meriterebbero la pubblicazione e meriterebbero di essere conosciuti e apprezzati. ma, poiché non "hanno nome" (e come potrebbero?, non essendo figli o nipoti di "noti", non facendo parte di certe cerchie (come dire non appartenendo a determinate caste), non saranno letti se non da pochi fortunati amici. é un gran peccato. e non é giusto. ma così va il mondo. capitano casi di autori auto-prodotti che hanno avuto riconoscimento di lettori, è, per esempio, il caso di La lettrice bugiarda (se non mi sbaglio), è stato un successo imposto dal tam tam su internet. un buon libro, fra l' altro. ma si tratta di "casi". e dico questo perchè a me dispiace di veder pubblicati fino alla nausea i soliti noti, molti dei quali hanno esaurito da un decennio la vena, e veder ignorati altri che hanno la vena piena e zampillante.

18:18
25 novembre 2010


Carmen

Ospite

Questo è pur vero: la soddisfazione! Lo ebbi quando fu pubblicata Incanti e Memorie dai colleghi. Ma la cosa più bella fu quando in una enoteca, due attori recitarono le poesie a modo loro con gesti ed espressioni fantastici!

E pensre che inviai all'editore poesie a caso, l'ultimo giorno…

Adesso sto scrivendo una raccolta di tutte le poesie, prosie e prose dedicate a mia madre. Ma la mia produzione è immensa, ci vuole tempo. Chissà, forse quando andrò in pensione….

 

Un abbraccio grande a tutti e buona serata!

 

Carmen



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