daniela manzini kuschnig' s weblog

Una datata riflessione personale, di carattere generale, che, chiedendo scusa, mi permetto di riproporre, alla luce anche di fatti e circostanze più o meno recenti.

In fondo si tratta solo dell'eterna, vecchia e scontata questione, relativa alla “soggettività” nel valutare fatti che, in teoria almeno, sembrerebbero inoppugnabili, ma che in realtà, possono venire letti da angolazioni diverse, a seconda del pregiudizio, con cui vengono esaminati.

Così ad es, un bel pugno deciso sulla faccia di qualcuno, potrebbe in realtà non essere considerata una violenza fatta, bensì una violenza subita, di cui magari lagnarsi a seguito e a causa dell'indolenzimento delle nocche, dovuto all'impatto coi denti.

Non è affatto assurdo e soprattutto non è raro, anzi, a leggere alcune frequenti rimostranze e accuse, si scopre che coloro che si lamentano d'essere aggrediti, sono proprio quelli che hanno sferrato per primi il pugno in faccia all'avversario, accusandolo poi di averli colpiti con la mascella.

E se provi a dubitarne, son pronti a farti vedere l'arrossamento delle nocche.

f

sono io che ti ringrazio, della tua sempre cortese attenzione.

Mi preme rassicurarti e con te le amiche e gli amici del forum, che la mia considerazione era di carattere generale e non voleva riferirsi a quanti frequentano questo sito, per i quali nutro totale rispetto, umana simpatia e con i quali ho sempre dialogato in serenità, pur con le diversità di opinioni a cui ognuno ha diritto e che, oltretutto trovo auspicabili.

Non è certamente questo il luogo in cui si spaccia l'indolenzimento delle nocche, per aggressione.

Ci sono ben altre realtà, in cui, ogni benchè minima espressione di parere discordante,viene letta in chiave di provocazione e suscita reazioni di una tale ingiustificata ostilità, da chiedersi se solo ad alcuni sia concesso aggredire verbalmente e ad altri sia negata invece ogni replica.

Persino il clima di attacco personale che ha caratterizzato questa campagna elettorale, le offese gravissime, le accuse più fantasiose, la delegittimazione dell'avversario politico e dell'elettorato che lo sostiene, il gossip strumentale e via dicendo, vengono, non solo giustificati, ma addirittura ci si scandalizza delle repliche, ritenendo quest'ultime una manifestazione di odio e non viceversa.

Quante nocche arrossate! Penso che occorrerà un vagone di lasonil

Un saluto a tutte/i

f

Ad un solo rivo vennero l'agnello

e il lupo, spinti dalla sete. In alto

stava il lupo. Molto in basso l'agnello.

Quand'ecco che al rapace si destò

la gola maledetta e trovò da litigare.

“Io bevo e tu mi intorpidisci l'acqua” disse.

E quel lanuto timido: “Ti prego,

non posso fare ciò che tu lamenti,

perchè l'acqua scende da te ai miei sorsi”.

La verità lo respinge, ha la sua forza.

“Sei mesi or sono hai sparlato di me”.

E l'agnello rispose: “Io? Non ero nato”.

“Ma tuo padre, perdio, sparlò di me!”

E piglia e strappa, eppure, aveva torto.

Fu scritto per chi schiaccia l'innocente

e la ragione se l'inventa lui.

(Fedro)