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Farah Diba – una regina da "mille e una notte"

UtenteMessaggio

20:16
21 giugno 2009


franco

Ospite

sabato 20 giugno 2009

FARAH DIBA: "MIO MARITO LO SCIA' FECE MOLTI ERRORI MA ALL' IRAN ORA SERVE DEMOCRAZIA"

PARIGI – Farah Diba Pahlevi, ex imperatrice persiana ricorda benissimo l´ultima volta che i giovani iraniani si sono riversati nelle strade di Teheran, scandendo slogan, lanciando pietre e chiedendo il cambiamento: fu l´inizio della rivoluzione contro suo marito, lo scià di Persia, che costrinse infine la coppia reale all´esilio nel 1979 e sconvolse la sua vita. Durante il suo regno da imperatrice di Persia la Pahlevi, che ora vive a Parigi, era la Jackie O. iraniana – una donna graziosa, affascinante, nota per il suo impegno appassionato a favore delle arti. E persino quando il marito perse il consenso popolare a seguito del suo dominio autocratico e del duro trattamento riservato ai nemici politici, Farah Diba era ancora ammirata da molti per il suo fascino e per il suo calore umano. Ovviamente guardando le dimostrazioni in tv e la repressione contro chi manifesta per la libertà qualcuno si chiederà che differenza c´è rispetto al regime di suo marito. «Può essere, ma non ha senso fare paragoni. La cosa più importante oggi è sostenere gli iraniani all´interno del paese e la gente sa che non c´è paragone tra quello che ha fatto questo regime negli ultimi 30 anni e com´era lo scià».
Ripensando oggi al trattamento riservato al dissenso all´epoca si chiede mai se si sarebbe potuto avere un atteggiamento diverso?
«E´ sempre la stessa storia. Da trent´anni ci poniamo questa domanda, con tutti i vari se. I se sono tanti sia per noi che rivestivamo posizioni di responsabilità che per chi ha partecipato alla rivoluzione. Non ha senso fare paragoni o pensare al passato. Oggi dobbiamo davvero pensare al presente. Oggi tanti che sono stati contro il regime hanno il coraggio di dire che si rammaricano di aver fatto quello che hanno fatto».
Suo marito si è poi rammaricato per come aveva governato l´Iran? «Di nuovo, bisogna tornare indietro di trent´anni, alla guerra fredda e ai problemi che avevamo laggiù. La speranza di mio marito era che suo figlio in futuro regnasse in maniera diversa… ma non possiamo diventare una democrazia dal giorno alla notte». (Fonte: "La Repubblica")

E ancora un intervento di Mahnaz Afkhami, scrittrice attivista per i diritti umani e Ministra degli Affari delle Donne sotto il regime dello Scià: I blog delle iraniane scuotono il regime .

Indirizzi di alcuni blog gestiti da donne iraniane: http://www.blogger.com/ , http://www.blogger.com/ , http://www.blogger.com/ .
Cosa prova guardando queste incredibili immagini scorrere sullo schermo tv?
«Un senso di speranza. Mi sento vicina a questi giovani, ragazzi e ragazze, e a tutte le persone che sono in strada e subiscono la repressione. Ovviamente ho inviato un messaggio agli iraniani dicendo che sono con loro e ho esortato la polizia a considerare i dimostranti fratelli e sorelle e a non avere un atteggiamento repressivo».
Tutto questo non le ricorda altri momenti meno carichi di speranza?
«No, francamente non vivo nel passato, anche se alcune immagini vengono dal passato. Ma si vede che la gente in strada oggi a Teheran è diversa, nell´aspetto, nelle cose che vuole. E ho grande speranza che questo sia l´inizio della fine della teocrazia».
Suo figlio Reza da anni si esprime contro il regime e si dice addirittura che faccia parte di gruppi di esuli che auspicano un cambio di regime. E´ vero? Suo figlio ha forse in programma di tornare ora in Iran?
«Come la maggioranza degli esuli iraniani mio figlio ha espresso sostegno al popolo iraniano, per la disobbedienza civile, ed ha incoraggiato l´esercito e i guardiani della rivoluzione a non creare problemi, a non sparare ed imprigionare i manifestanti».
Secondo lei in che rapporti è ormai Ahmadinejad con la guida suprema? Si dice che sia molto ambizioso e voglia spingersi oltre, dopo tutto a quanto pare l´esercito è la base del suo potere.
«Sentiamo che esistono molte crepe anche all´interno dei gruppi più potenti in Iran. Non viene da fuori, viene da dentro, e non sono solo i giovani o la classe media – non esiste più la classe media. La maggioranza degli iraniani sono poveri e vivono in condizioni di povertà. Molti sono infelici in Iran, perché nonostante la ricchezza del paese – non solo le risorse naturali ma anche quelle umane – guardi quanti problemi abbiamo: povertà, tossicodipendenza, e, sfortunatamente, prostituzione, bimbi che chiedono l´elemosina in strada. E´ sconfortante».
Come pensa che l´Iran possa diventare una democrazia? Sarebbe opportuno un intervento esterno o la spinta deve venire dall´interno?
«Avrà luogo all´interno, non verrà da fuori, ma giudico importantissimo che il mondo libero capisca che deve dare appoggio al popolo iraniano».

22:04
21 giugno 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Ira, spari e morti. Arrestati giornalisti e blogger.

La pesante repressione in atto in Iran non ferma la protesta che anche oggi ha sfidato il regime. Un clima da guerra civile, dopo la mattanza delle ultime ore. La televisione di stato parla di 10 vittime, la Cnn ne ipotizza 19 ma secondo la rete sono almeno 150 i morti. Difficile fare bilanci. La battaglia non è ancora finita, migliaia di persone in strada incitano alla sollevazione popolare contro un elezione farsa che ha nuovamente consacrato Mahmoud Ahmadinejad alla presidenza del paese islamico.

http://tg24.sky.it/tg24/mondo/…..009/06/21/

dmk

13:59
22 giugno 2009


Manfredi

Ospite

Oggi, stessa tua fonte:

“candele nere listate di nastri verdi è questo l'ultimo appello del leader dell'opposizione iraniana Mousavi che esorta i suoi sostenitori a “sfilare ancora per le strade della capitale”.

Le proteste, dunque, continuano, così come continuano le violente repressioni della polizia e soprattutto dei picchiatori islamici. Si parla di oltre 400 arresti, di 15 morti, di centinaia di feriti. Notizie difficili da confermare dopo la messa al bando dei giornalisti internazionali, sono gli stessi manifestanti a informare il mondo, inondando la rete di filmati e notizie.”

Ho anche sentito che si ammette (!) da parte dell' autorità iraniana che ci sia stata poca chiarezza (brogli), ma che questo non invaliderebbe il risultato, in quanto, pur tenendone debito conto, Ahmadinejad risulterebbe ugualmente vincitore.

Intanto si continua

ma forse Franco proponeva un possibile paragone fra il regime attuale e il sistema di governo ai tempi del Trono del pavone …

14:36
22 giugno 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Incoronazione di Mohammad Reza Pahlavi nel 1967 assieme alla famiglia reale

Favola?

dmk

14:42
22 giugno 2009


Manfredi

Ospite

dal potere assoluto dello Scià (con la sua mano pesante – molto pesante – contro gli oppositori e la sua fallita prospettiva di sviluppo economico e di modernizzazione del paese) fino al regime di oggi: dalla padella nella brace, direi. O perlomeno, nessun miglioramento democratico apprezzabile, se questa era l' idea. 

ConfusedConfusedConfused

22:14
22 giugno 2009


Manfredi

Ospite

Neda, uccisa a 16 anni, ora simbolo della rivolta iraniana.

un' altra vita spezzata. un' altra vittima. un' altra martire. 

vorrei un mondo in cui non ci fosse bisogno di martiri. di qualsiasi causa.

A due giorni di distanza, si dà la notizia che Neda aveva 26 anni, non 16. Doverosa chiarificazione. Che non incide sul fatto.

22:51
22 giugno 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

L' web trabocca di video in cui è proposta la scena della morte di Neda.

Era solo una giovanissima. Con i suoi sogni. Le sue speranze. Ora è un simbolo.

E, intorno, tutto è solo dilagante oceano di follia.

dmk

12:21
23 giugno 2009


stella

Ospite

Ci sono popoli che senza soluzione passano da un regime opressivo all'altro senza mai trovare la strada per un vero governo democratico.

Ancora una volta è una giovane vita che paga per un regime che  non ha mai voluto  e che  comunque ,deve,  subire.

Ma che umanità è questa che non rispetta la gioventù ,l'infanzia , il "suo" futuro.

15:08
23 giugno 2009


Gio

Ospite

stella ha detto:

Ma che umanità è questa che non rispetta la gioventù ,l'infanzia , il “suo” futuro.


Non è umanità, ma solo la gestione di interessi economici da parte di pochi che vogliono amministrarli indisturbati e ad ogni costo, chi dissente intralcia, quindi meglio eliminarlo per concedere così un futuro più lungo alla “casta”.

18:57
23 giugno 2009


fernirosso

Ospite

la cosa tragica è che,sia prima che oggi, chi patisce e subisce il regime è sempre la stessa fascia non protetta, anzi la chiamerei la fascia assorbente l'ignominiosa arrogante voglia di sfregiare il debole, una sorta di schiavitù continua. Ma quando arriva la fine? E non è detto che qui, dove crediamo di stare al sicuro non ci sia la stessa corsa verso i medesimi obiettivi.f

18:45
24 giugno 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Teheran, nuovi scontri. «Morti e feriti»

Un testimone: «E' un massacro»

Arrestati 25 tra giornalisti e dipendenti di un quotidiano pro-Mousavi. La denuncia: «Urne già piene di voti»

Nuove tensioni e altri feriti a Teheran. Forse anche morti. Secondo quanto ha riferito la Cnn, le forze di sicurezza iraniane hanno aperto il fuoco sui manifestanti radunati fuori dal Parlamento per protestare contro i brogli che hanno assegnato la vittoria nelle ultime elezioni presidenziali al presidente uscente Ahmadinejad. «È un genocidio, un massacro, questo è Hitler», ha detto una donna intervistata dal network americano. Le milizie «hanno cominciato a colpire chiunque, alcuni sono stati gettati da un ponte», ha aggiunto la donna. Secondo alcuni blog, nella piazza del Parlamento le milizie usano anche le asce per disperdere la folla. Elicotteri militari sorvolano piazza Enghelab, teatro degli scontri di sabato, e furgoni blindati proseguono su via Azadi. Sopra, vi sono installate mitragliatrici. Due persone sarebbero state colpite dal fuoco in via Jomhori. 

Da: http://www.corriere.it/

dmk

22:52
24 giugno 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

dmk



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