| Utente | Messaggio |
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12:01
8 giugno 2009
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admin
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| Amministratore
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Breve nota che, riassuntiva nella sostanza, mi pare equilibrata, nel marasma del dopo – voto, da cui si desumerebbe che tutti, proprio tutti, sono usciti vincitori, in un modo o nell' altro.
Il PdL si conferma il primo partito a livello nazionale; il Pd è il secondo partito con nove punti percentuali distacco. Dire che il PdL ha perso perché non ha raggiunto il 40% o il Pd ha vinto perché non è sceso sotto il 25% è pura "fuffa" per i dibattiti televisivi.
Non c'è stato il plebiscito personale pro-Berlusconi, segno che il Cavaliere è vulnerabile agli attacchi mediatici e non è vero quindi che il controllo dei media in questo Paese è nelle mani del Silvio nazionale.
Avanza la Lega, cioè il radicamento territoriale e la politica tra la gente, fuori dai salotti e dai club esclusivi. Questo può servire da lezione sia al PdL che al Pd che con la Lega dovranno fare i conti.
Avanza Di Pietro cioè l'antiberlusconismo allo stato brado, la politica naif senza radici culturali, il vero segnale di attenzione che i grandi partiti devono sapere cogliere.
Tiene l'UDC di Casini che è sempre lì, senza infamia e senza lode.
Il 36% del PdL e il 26% del Pd rappresentano probabilmente lo zoccolo duro dei due schieramenti dal quale – una volta risposti i teleobiettivi dei guardoni – entrambi devono ricominciare a occuparsi di politica e dei problemi urgenti del Paese.
Da:http://www.arezzonotizie.it
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13:41
8 giugno 2009
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Gio
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Si Daniela, una giusta e reale considerazione sul risultato elettorale, gli italiani sono equlibrati e coerenti anche dopo una campagna elettorale anomala e basata più sul gossip che sulla realtà politica europea e nazionale. Comunque, l'esito, ha premiato, o meglio confermato, la politica governativa, questo deve essere l'incoraggiamento a continuare con più incisività sulle riforme tanto enunciate ma poco praticate.
Ora però sarà interessante conoscere i risultati delle amministrative che rispecchiano molto meglio il contatto con la gente sul territorio.
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14:32
8 giugno 2009
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franco
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| Ospite
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Non c'è stato il plebiscito personale pro-Berlusconi, segno che il Cavaliere è vulnerabile agli attacchi mediatici e non è vero quindi che il controllo dei media in questo Paese è nelle mani del Silvio nazionale.
Questa affermazione evidenzia e conferma una realtà che solo l'ipocrisia e la mala fede hanno potuto e possono continuare a distorcere.
Il cavaliere infatti non ha instaurato nessuna dittatura, non ha fatto nessun golpe, non ha imbavagliato nessuna informazione.
Ha vinto delle elezioni in modo totalmente democratico, come d'altra parte le ha anche perse e per ben due volte in quest'ultimo quindicennio; naturalmente ed innegabilmente, gode sempre di molta fiducia, ma non ha inamovibili e acritici seguaci che non sappiano anche negargliela, se credono di doverlo fare; è comunque alla testa di un governo che, unico caso, ha visto crescere e confermare il proprio consenso, anche ad un anno dal suo insediamento, nonostante…tutto quel che è accaduto e non accaduto.
Sono contento se ora tutti quanti, in barba ai numeri, hanno la soddisfazione di proclamarsi “vincitori”, mi ricorda un po' i commenti delle tribune elettorali, stile prima repubblica, ma soprattutto mi fa sperare in un proseguo di legislatura un po' meno esasperato nei toni (Di Pietro permettendo, che in realtà è un problema non tanto per la maggioranza, quanto per i suoi alleati… dal sorriso stentato).
f
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15:02
8 giugno 2009
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borablu
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Non ti contraddici, Franco? dici che Berlusconi "è comunque alla testa di un governo che, unico caso, ha visto crescere e confermare il proprio consenso, anche ad un anno dal suo insediamento"
Non mu sembra proprio che i voti al suo partito (oserei dire: cioè a lui) siano cresciuti…..
Va beh, è stata una svista. Capita.
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16:02
8 giugno 2009
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Rose
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| Ospite
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Ho controllato. Effettivamente c'è stato un calo di poco più dell'1%, rispetto alle precedenti politiche, ma un decisivo aumento, rispetto alle precedenti europee.
E comunque, si parla del governo, di cui Berlusconi è a capo, non del suo partito.
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17:04
8 giugno 2009
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franco
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| Ospite
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grazie Dolcerose, il senso infatti era questo, ma è certamente Mario ad aver ragione.
In effetti caro Mario, la crescita numerica è riferibile alle precedenti europee, non alle politiche.
Ciò che intendevo evidenziare non è tanto la tenuta sostanziale del governo, pur deluso su aspettative che i sondaggi sembravano confermare, ma che i numeri reali hanno poi smentito, quanto il fatto che in Italia i tanto paventati attacchi alla democrazia, sono spesso più proclami strumentali che pericoli reali.
Grazie del tuo fair play
f
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19:35
8 giugno 2009
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borablu
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| Ospite
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Grazie a te, Franco,
in effetti avevo equivocato un po' anche io.
Comunque, guardiamo avanti e speriamo.
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20:54
8 giugno 2009
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Manfredi
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| Ospite
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ho l' impressione di assistere, da questa notte, a uno spettacolo surreale, e dire che di elezioni e marette post elettorali ne ho viste tante.
mi è regolarmente capitato di veder paragonati, in modo normale, i risultati dell' ultima elezione con quelli dell' elezione precedente e di pari riferimento.
Ma non mi era ancora capitato di veder paragonati i risultati dell' “aspettativa” di voto di una parte con i voti realmente ottenuti.
Su questa linea, da stanotte, si sostiene, da parte di autorevoli rappresentanti dell' opposizione, che il PDL ha “perso” 10 punti, poiché l' aspettativa era di un “grasso” 45% contro il 35% ottenuto.
Un' ora fa ho sentito anche l' On. Fassino sostenere questa posizione, con grintosa determinazione, andando all' attacco della Gelmini.
i miei neuroni superstiti andranno al rallentatore, considerata l' età ecc, ma tutto ciò mi pare, ripeto, surreale. Da chiedersi: ma ci sono o ci fanno?
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21:12
8 giugno 2009
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Rose
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Béh, io stamani alla radio ho sentito un giornalista chiedere al politico di turno quanti dei voti di coloro che NON hanno votato, secondo lui, andavano alla sinistra e quanti alla destra.  
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21:49
8 giugno 2009
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admin
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| Amministratore
| messaggi3520 | |
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Manfred, Rose… che dire? è roba da urlo! siamo nel fanta scient politik
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09:51
9 giugno 2009
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franco
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| Ospite
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tutto secondo copione!
Quel copione post elettorale da prima repubblica che rammento con fastidio e che sembrava essere scomparso finalmente, restituendo ai numeri quell'oggettività che i nostri vetero-politici avevan loro sottratta per troppo tempo.
E invece…
eppure mi va bene persino la fanta politica.
Purchè sui giornali e sui media si riprenda a parlare di realtà, problemi, soluzioni e, insomma, per l'appunto …di politica.
Lasciando il gossip alla stampa specializzata.
Quanto alla previsione del risultato presa come indicatore, mi rammenta Scalfari che si dichiarò certo, poco prima delle “politiche”, che il sorpasso del pd sul pdl, fosse realmente accaduto.
Sbagliò anche lui clamorosamente, ma il clamore fu molto attutito sulle pagine di Repubblica.
I numeri ad es, “nudi nella loro pur casta verità”, dicono questo:
“Comuni: al centrodestra 9 capoluoghi, 5 al centrosinistra, 13 ballottaggi. Alla maggioranza 26 province, 15 – tra cui Napoli – strappate all'opposizione. Ventidue i ballottaggi. Tra questi anche Milano e Torino. Nell'Emilia Romagna 'rossa' Piacenza passa di mano (ansa di stamattina)”
Ognuno può naturalmente leggerli come crede.
Tiremm innans
f
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16:06
9 giugno 2009
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borablu
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| Ospite
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E Berlusconi improvvisamente tace… sarà afonia?
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