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Autismo e genialità

UtenteMessaggio

20:57
25 luglio 2009


Rose

Ospite

Secondo uno psichiatra irlandese molti personaggi del mondo artistico, scientifico e politico sarebbero arrivati al successo perché soffrivano di autismo. Michael Fitzgerald, professore del Trinity College di Dublino, sostiene infatti che le caratteristiche collegate ai disturbi dello spettro autistico (SDAs) sono le stesse a cui si deve anche il genio creativo.

Dello spettro autistico fanno parte sia l'autismo in senso stretto che la sindrome di Asperger e infatti secondo Fitzgerald, Isaac Newton, Albert Einstein, George Orwell, H G Wells and Ludwig Wittgenstein mostravano i segni della sindrome di asperger, mentre Beethoven, Mozart, Hans Christian Andersen and Immanuel Kant hanno ricevuto questa diagnosi dopo la loro morte.

Parlandone alla conferenza della Royal College of Psychiatrists' Academic Psychiatry in corso a Londra egli ha ipotizzato che il legame tra SDAs, creatività e genialità sia dovuto ad una comune causa genetica. “Le malattie psichiatriche hanno anche aspetti positivi ed io penso che i geni che portano all'autismo/sindrome di Asperger siano sostanzialmente gli stessi di quelli per la creatività” avrebbe detto. Salvo poi precisare che comunque “noi non conosciamo questi geni né sappiamo quanti siano, anche se è probabile che si tratti di un insieme di geni diversi a contribuire ad un piccolo effetto”.

In pratica vuole dire che sia la malattia sia la creatività sono aspetti multifattoriali, ma questo in fondo lo si sapeva già. Quello che aggiunge dopo invece mi sembra più significativo. “Ogni persona è un caso a sé perché i possibili geni implicati si associano in modi molto diversi, ma è possibile ugualmente riconoscere alcuni tratti comportamentali comuni: introversione, difficoltà nei rapporti a scuola e nelle relazioni sociali in generale, incapacità a guardare negli occhi, ma anche tendenze paranoiche, oppositive e soprattutto ossessive, o forti ideali etici e morali. D'altro canto non si lasciano condizionare o distrarre facilmente dagli altri e sono gran lavoratori, capaci di perseguire  e raggiungere l'obiettivo che si sono prefissati.

Fitgerald cita a tal proposito le manie di predonominio di Charles de Gaulle che unite alla necessità di controllo e alla ripetitività autistiche lo hanno fatto diventare un politico di successo al grido di “Io sono la Francia”. Lo stesso si potrebbe dire per Thomas Jefferson e Enoch Powell.

Mi pare significativo il fatto che per trovare esempi di geni creativi in politica sia dovuto andare indietro nel tempo visto che persino in America i candidati alla poltrona più ambita del potere si scambiano reciproche accuse di mancanza di originalità se non addirittura plagio. L'autismo viene considerato come una sorta di “cecità mentale” poiché le persone colpite hanno scarsa empatia e sensibilità nei confronti dei sentimenti altrui. Parlano alle persone senza alcuna reciprocità e hanno una forte tendenza al controllo”.

La sindrome di Asperger è una forma di autismo definito high functioning (ad alto funzionamento) in quanto le persone che ne sono affette hanno tendenzialmente quozienti intellettivi più elevati rispetto a quelle colpite da autismo classico. Comunque lo psichiatra è arrivato a queste conclusioni basandosi sul confronto tra le caratteristiche di 1.600 pazienti a cui è stato diagnosticata una ASDs con i dettagli biografici di persone famose. Non è stata cosa da poco anche perché spesso i sintomi passano inosservati, o al limite vengono documentati se danno adito a comportamenti “bizzarri”.

Fitzgerald su questo argomento ha appena pubblicato un libro che in italiano suona come “I geni del genio: come Asperger di talento hanno cambiato il mondo”.
Amanda Batten, della National Autistic Society, fa comunque notare che sarebbe bene evitare gli stereotipi sia su pazienti che su geni, ognuno ha caratteristiche particolari, punti di forza e necessità. A volte poi, quella che è una caratteristica positiva in un ambito della vita in un altro può costituire un ostacolo. Oggi nel mondo le ASDs hanno una prevalenza variabile tra i 60 e i 120 casi ogni 10 mila persone
Fitzgerald si occupa di questo tipo di malattia da più di trent'anni e oltre ai molti pazienti in carne e ossa ha potuto studiare personalità geniali quali Einstein, Andy Warhol, Lewis Carrol e Ludwig Wittgenstein.

Da un punto di vista medico, la sua scoperta più importante  è stata quella di individuare un legame tra autismo e arte perché il legame tra l'autismo e il campo della matematica e dell'ingegneria era ormai ufficialmente riconosciuto. Non a caso uno dei suoi personaggi “preferiti” è il poeta e drammaturgo irlandese William Butler Yeats.

Fonte: Daily Telegraph

22:35
25 luglio 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

C'è una teoria semiseria che sostiene come molti tratti delle sottoculture possano essere spiegati con la significativa presenza di individui con sindrome di Asperger.

Un articolo della rivista Wired sosteneva che la sindrome di Asperger è particolarmente diffusa nella Silicon Valley, un covo di informatici e matematici.

Questo ha creato una leggenda durevole, pubblicizzata dai media, che la "sindrome dei geek" sia la stessa cosa della sindrome di Asperger, risultando in una gran quantità di autodiagnosi. Sebbene queste condizioni si sovrappongano, c'è consenso che la maggior parte dei geek sono persone comuni, anche se particolari, e non mostrano tratti del comportamento autistico.

Tuttavia, recentemente Bram Cohen, il trentaduenne programmatore statunitense autore del famoso protocollo BitTorrent si è detto convinto di avere la Sindrome di Asperger, avvalorando la tesi di un legame con capacità informatiche eccezionali, così come il famoso hacker informatico Gary Mc Kinnon sostiene di essere affetto da questa patologia. Addirittura Bill Gates ammette apertamente d'avere molte di queste caratteristiche, seppure in modo non così marcato da pregiudicarne o comprometterne la "vita sociale".

dmk

22:52
25 luglio 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Le tesi di Fitzgerald, esposte in un suo nuovo libro "The genesis of Creativity" (la genesi della creatività), sono già state accolte con grande interesse dalla National Autistic Society, l'associazione britannica che si occupa di assistere i malati di autismo ed incoraggiare la ricerca sulla sindrome. "Questa teoria ha senso, in quanto una delle caratteristiche dell'autismo è una grande disparità tra abilità in certi campi ed incapacità in altri. E' una caratteristica presente anche nei geni", ha detto Judith Gould, direttrice del dipartimento per la diagnosi della National Autistic Society. 

E' una tesi che affascina, Rose. E che pare avere validi riscontri.

D' altra parte, può il genio considerarsi un essere normale?Smile

dmk

23:19
25 luglio 2009


Rose

Ospite

Un neurologo/scrittore che si è interessato di questo tipo di 'malattie' ed ha scritto libri molto interessanti: Oliver Sacks. Consiglio questo:

Note di Copertina

Il più delle volte mi sento come un antropologo su Marte” confessa a Oliver Sacks la paziente autistica di cui si racconta la storia nell'ultima parte di questo libro. Ed è la stessa persona che, per superare le proprie difficoltà a capire le emozioni umane, escogiterà una “macchina per abbracciare”.

Nella sua assoluta singolarità di scrittore, anche Sacks sembra avere escogitato qualcosa di simile, qualcosa che gli permette, di là dalla malattia, di “abbracciare” il malato. Unendo alla vocazione di narratore clinico una stupefacente capacità di empatia, Sacks riesce infatti a spingersi molto avanti nel territorio oscuro della malattia, là dove si celano le sue ragioni profonde, spesso elusive per la pura ragione medica.

Il paradosso è questo: in talune circostanze eliminare la malattia significa operare una mutilazione sul paziente. E l'unico mezzo per evitarlo è penetrare nel romanzo neurologico che il paziente vive e spesso è incapace di comunicare o comunica in un modo che gli altri non sanno capire.

Di questo processo delicato e affascinante, che ormai ci appare come il sigillo dell'opera intera di Sacks, si danno qui sette esempi, sette “casi straordinari” destinati a imprimersi per sempre nella memoria dei lettori: non più in quanto bruti “casi”, ma in quanto storie di “individui unici, ciascuno dei quali abita (e in un certo senso ha creato) un mondo suo proprio”.

Il libro racconta sette casi clinici di persone che si presentano come dei tipici 'idiots savants', persone cioè che, malgrado alcune forme di ritardo mentale, presentano abilità straordinarie in certi campi specifici.

19:16
26 luglio 2009


Manfredi

Ospite

vi ricordate?

Rain man, ispirato alla vicenda di Kim Peek, un idiot savant che si è dimostrato ben di più di un semplice deposito di enormi quantità d'informazione; la sua capacità di associare tra loro le informazioni che ha memorizzato sono infatti considerate un segno di creatività.

23:10
26 luglio 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

lo ricordo, Manfrad, una grande interpretazione di Dustin Hoffman.

dmk

18:32
27 luglio 2009


stella

Ospite

Argomento interessante che mi ha sempre "affascinato" (se mi passate questo termine).

Forse in certi momenti della vita vorremmo essere ,tutti, un pò autistici.

Estraniarsi da un mondo che non ci piace o che ci fa soffrire a volte  può essere utile per sopravvivere.

Mah!

Laugh

22:12
27 luglio 2009


Manfredi

Ospite

estraniarsi equivale, credo, a evadere da ciò che ci reca disturbo o sofferenza o insoddisfazione ed è senz' altro un modo per aiutare il tirare avanti, nonostante tutto. Forse però, aiuta soprattutto a "rimettersi in forze" per riprendere la lotta. Domani.

Laugh

15:28
30 luglio 2009


Rose

Ospite

Un'altra sindrome che rende le persone molto … speciali, quella di La Tourette:

Si manifesta con movimenti involontari del corpo e/o facciali e con tic di tipo vocale o verbale che possono variare dalla ripetizione di una parola fino all'incoercibile pulsione a proferire espressioni o parole imbarazzanti e/o volgari; si parla in tal caso di coprolalia e coproprassia. La tipologia, la frequenza e la gravità di queste manifestazioni variano ovviamente da una persona all’altra al punto che diversi soggetti con sindrome di Tourette neppure la considerano una patologia. La sindrome sembra influenzare una propensione all'attività indagativa e alla ritmica musicale: numerosi aderenti e dirigenti dell’associazionismo italiano sono musicisti; nella biografia di Mozart e di molti altri musicisti sono riscontrabili diversi tratti tourettici. Negli ultimi anni diversi telefilm si incentrano su personaggi che sembrano caratterizzati da questa sindrome (es. Detective Monk) a conferma di un rinnovato interesse sociale e culturale per questa sindrome.

17:00
30 luglio 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Negli ultimi anni diversi telefilm si incentrano su personaggi che sembrano caratterizzati da questa sindrome (es. Detective Monk) a conferma di un rinnovato interesse sociale e culturale per questa sindrome.

per non parlare della serie Ally Mcbeal, in cui John Cage, uno dei due avvocati fondatori dello studio legale, soffre della sindrome di La Tourette 

dmk



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