Spero di non annoiarvi con il sintetico resoconto di un viaggio che, anche dopo un anno, mi ha lasciato un ricordo vivo e piavevole.
Concordia.
Nell'avvicinarsi a Savona cresce in me il desiderio di vedere Concordia. L'immagino bella, nell'attesa, un brivido di emozione mi pervade. Finalmente, intravedo il porto della ridente e inerpicata cittadina ligure…e lì, in rada, Concordia. Bellissima, immensa, superba, bianchissima…ecco la nave che mi accoglierà per una crociera di dodici giorni. Sulla banchina, all'arrivo, sono stato accolto, unitamente al gruppo di cui faccio parte, da ragazze gentili in completo blu, che con grazia indicano le modalità di imbarco. L'attesa, non è molto lunga, e, lentamente, in perfetto ordine, tutti, uno ad uno saliamo a bordo. Si seguono le procedure diventate abituali, per chi si mette in viaggio, in questi ultimi anni. Procedure necessarie per la nostra sicurezza. Penso tristemente che la paura degli attentati rende tutto più complicato..
La prima impressione è positiva. Ho la sensazione di arrivare in un gran hotel a cinque stelle lusso. La curiosità di conoscere la nave, la necessità di orientarsi per capire l'esatta collocazione della cabina rispetto ai vari servizi è preminente durante le prime ore dell'imbarco. Si cammina quindi in lungo e in largo per i corridoi di ogni ponte ( ce ne sono tredici più quattro di servizio). A bordo ci sono tremilacento passeggeri provenienti da ogni parte del mondo. Vi sono poi altri millecento membri dell'equipaggio nella quasi totalità giovani latino-americani, indiani, filippini e qualche africano, gli italiani rappresentano solo la dirigenza compresi gli ufficiali di stato maggiore. Personale comunque molto educato, gentile e ben disposto ad esaudire ogni richiesta, anche se a volte la lingua crea qualche difficoltà di comprensione. La definizione di "alveare" data da un mio amico per indicare una nave da crociera, non è molto lontana dalla realtà, infatti, le navi sono sempre più grandi e il paragone tra una caotica città ed un tranquillo paese viene spontanea. La Concordia è una vera città galleggiante, con tutti i servizi che una città può offrire…mancano solo taxi e filobus !
Puntuale arriva la partenza, momento emozionante. La "città galleggiante" si avvia, lentamente, scivola dal porto silenziosa nella sua immensità "regalando" al mare una grande scia bianca. Gradualmente la velocità aumenta e si raggiunge il mare aperto. Il porto e la città ormai lontani diventano puntini di luce nel grande e infinito mare. Si è fatto buio, ma nella nave tutto risplende di luce, di suoni, di odori. La vita notturna comincia ad animarsi. Migliaia di persone, ancora disorientate e senza meta, vagano da prua a poppa e da coperta a sottocoperta. Qui mi viene in mente la "muina napoletana" o meglio la disposizione che gli ammiragli della marina borbonica avevano dato agli equipaggi in occasione di una visita da parte di un membro della famiglia reale alla flotta. Tutti i marinai dovevano essere in movimento dando così l' impressione di una grande efficienza.
La notte porta normalità e calma. Tutti si rinchiudono nelle rispettive cabine dove, si percepisce costantemente, il sordo rumore dei motori fino al risveglio. Il mare mosso e il forte vento, più di una volta, mettono a dura prova molti ospiti, inducendoli a rinunciare alle deliziose specialità preparate dai cuochi.
La navigazione prosegue di porto in porto, offrendo visioni splendide delle varie isole e di tante città costiere, sia notturne che diurne. I primi giorni del viaggio, non essendoci familiarità tra i croceristi i discorsi sono formali, e, quasi tutti dedicati a carpire i "segreti" per ottenere il massimo dai servizi di bordo. Forse, è stata solo una mia sensazione, poi svanita, quando a bordo la vita sociale ha preso il ritmo normale, adattandosi alle consuetudini che giornalmente si svolgono in una grande comunità, come può esserlo un bastimento. Ogni giorno il giornale di bordo "Today" unitamente al quotidiano delle notizie ANSA ci informava di tutti gli avvenimenti della nave e del mondo.
Poi la parte culturale della crociera, gli sbarchi nelle varie località della Grecia dove ho visitato il Partenone e la "Plaka" centro di Atene con il suo grande mercato. La Turchia con la città di Izmir, l'isola di Rodi con la sua grande fortezza, la città di Limassol nell'isola di Cipro. L'escursione più interessante, per me è stata quella egiziana, con la visita alle piramidi nei siti archeologici di Gizah, Saqqara e Memphis la prima capitale dell'antico Egitto. Un mio desiderio che finalmente si esaudiva. Il fascino che ti avvolge, quando ti trovi di fronte a delle costruzioni così immense e ricche di storia, è unico, ne rimani incantato, senza parole. La mente ripercorre la storia e immagina il grande lavoro eseguito da decine di migliaia di uomini sotto il sole cocente. Enormi sforzi tutti dedicati ad una persona sola: il Faraone. Sarà il ricordo indelebile che rimarrà di questa grande passeggiata nella storia.
Poi il rientro, con due giorni e tre notti di navigazione in mare aperto, con l'ultima sosta a Civitavecchia con la visita alla città di Roma.
Sulla "grande città galleggiante" sono nate nuove amicizie e grandi promesse di ritrovarsi mantenendo rapporti stabili e duraturi…tutte promesse "da marinaio". Una volta passato il grande momento di emozione data dalla sensazione di aver vissuto una splendida avventura la vita riprenderà normalmente e ci si dimenticherà di questi incontri. Rimane comunque un ricordo duraturo ed affascinante per aver vissuto l'esperienza di un "viaggio" diverso con la comodità che non sei tu a dover affrontare ogni giorno il tragitto per visitare dei nuovi luoghi, ma è l'hotel di lusso che ti ci accompagna… e le valige le devi riordinare solo alla fine…una volta soltanto!
Un saluto.
gio