Forum

 
Questo forum é per il momento chiuso – l'accesso é di sola lettura
Devi avere effettuato il login per poter inviare un messaggio
Cerca nei forum:


 






Utilizzo wildcard:
*    corrisponde ogni numero di caratteri
%    corrisponde esattamente un solo carattere

UtenteMessaggio

21:54
10 agosto 2009


admin

Amministratore

messaggi3520

Wynn Bullock ha consacrato la maggior parte della vita all'approfondimento dell'universo naturale e alle relazioni stabilite tra quest'ultimo e l'umano. La fotografia fu lo strumento di questa ricerca. Il suo scopo è stato quello di posare sul mondo uno sguardo non condizionato dalla società, ma nuovo e diretto. 

"La creatività è un'ode alla vita. 
Non è una forma di distrazione.
E' una forma di gioia". 

 Wynn Bullock

dmk

18:47
11 agosto 2009


Rose

Ospite

"Girl on beach"

Non sembra una fotografia, quanto un dipinto, vero?

il fascino del b/n   Surprised

22:43
11 agosto 2009


Manfredi

Ospite

strepitose

“La creatività è un'ode alla vita. 
Non è una forma di distrazione.
E' una forma di gioia”. 

occorrerebbe tenerlo presente, a qualsiasi forma di creatività ci si dedichi, 

risolverebbe un tot di problematiche, credo.

22:55
11 agosto 2009


sandra

Ospite

Caro prof, forse la creatività in sè è un'ode alla vita, ma il risultato dell'arte o ciò che rappresenta spesso è piuttosto inquietante. Sto pensando a tanti dipinti surreali che ho visto qui su forum… o a molte poesie che denotano stati di malessere interiore. Mi sbaglio?

12:20
12 agosto 2009


Manfredi

Ospite

mia cara figliolaWink, sì, molte opere denotano o il malessere dell' artista o, più spesso la denuncia che l' artista fa del malessere della società.

ciò non toglie che, nell' esecuzione, l' artista abbia la consapevolezza di trovarsi in un momento di "realizzazione", di analisi, fatta al di fuori di qualsiasi effetto "distrazione", ma con l' impegno che soddisfa l' atto creativo e che, come tale è fonte di "gioia".

poi, lo sappiamo tutti, la vita ha i suoi alti e bassi…

l' inquietudine che ti suscita il surrealismo forse è legata all' aspetto "nascosto", "allusivo", "simbolico" delle opere. Quelle che ho visto illustrate qui non mi sono sembrate particolarmente inquietanti, piuttosto legate alla sfera del sogno che riveste ogni aspirazione.

è chiaro che se mettiamo sul piatto Beksinski (o altri)…, allora possiamo parlare di grande inquietudine, ma anche in questo caso – il pittore dell' inferno, come certuni lo chiamano – attua un atto liberatorio nella proposizione del disagio e del dolore in cerca di riscatto. Un urlo che cerca il suo spazio vitale.

Ammetto che qualcuno può sentirsene disturbatoSurprised



Info per il forum daniela manzini kuschnig' s weblog

Il più alto numero di utenti in linea: 783

Attualmente online:
9 Ospiti

Sta visualizzando Argomento:
1 Ospite

Statistiche del forum:

Gruppi:6
Forum:17
Argomenti:1657
Messaggi: 13100

Utenti attivi:

Hanno partecipato 31 ospiti

E' presente 1 amministratore

I più attivi:

Amministratori:admin (3520 Messaggi)