affascinante, perchè ha il fascino della "possibilità" lasciata aperta, di una porta che si offre senza chiavistello, la oltrepassi e puoi pensare di ritrovarti in un mondo " a modo tuo".
un po' come the rabbitt hole di Alice, che dove porta non si sa di preciso, ma comunque allontana dal sopore quotidiano.
Riflessione che non c' entra niente, ma la faccio lo stesso:
l' "oltre" (o l' altrove): un po' mitizzato, mi pare, concettualmente. penso che l' "oltre" possa ritrovarsi nel vivere comune, non occorre volare sulla luna in groppa all' ippogrifo per acchiapparlo. Forse, se si cercasse l' "oltre" nei limiti personali, nella fatica che tutti tocca, nel familiare, ci si accorgerebbe che è a portata di mano.
L' avevo detto che non c' entra. Oggi piove, spiovicchia, diluvia. Ho un' enormità di scartoffie qui davanti e niente o quasi che valga la pena d' esser letto. Vorrei andar "oltre".