

Una scultura dello svizzero Alberto Giacometti, “L’uomo che cammina”, è stata venduta ieri da Sotheby’s a Londra alla cifra stratosferica di circa 74,2 milioni di euro (65 milioni di sterline), un prezzo superiore tre volte la sua stima più alta, battendo così il record mondiale di prezzo per un’opera d’arte all’incanto. Lo ha annunciato il portavoce della casa d’aste. L’ultimo record per la vendita di un’opera d’arte era per un quadro di Pablo Picasso, “Ragazzo con la pipa”, a circa 74 milioni di euro nel maggio del 2004.
“Dopo una gara di otto minuti, veloce ma intensa, tra dieci potenziali acquirenti, l’opera se l’è aggiudicata un anonimo al telefono”, ha detto la casa d’asta Sotheby’s in un comunicato. La valutazione dell’opera, di bronzo e a dimensione umana, era tra 12 e i 18 milioni di sterline. L’opera ha fatto parte della collezione di Dresdner Bank dopo essere stata venduta a Commerzbank nel gennaio 2009.
La scultura in bronzo era stata commissionata all’autore nel 1956 per la Chase Manhattan Plaza di New York ed era stata nel 1962 esposta alla Biennale di Venezia.
Nato a Borgonovo (Svizzera) nel 1901 da una famiglia di artisti e morto nel 1966 dopo aver vissuto tra Roma, Parigi e Ginevra, Giacometti è divenuto celebre per le sue sculture di esili e filiformi figure umane.
‘L’uomo che cammina' è una scultura in bronzo a grandezza naturale (183 cm di altezza), rappresenta l’apice della sperimentazione di Giacometti con la figura umana. L’opera battuta all’asta da Sotheby’s, rappresenta una delle immagini più riconoscibili dell’arte di Giacometti e dell’arte moderna in generale. In particolare “L’uomo che cammina I”, ispirato all’omonima opera di Rodin, mostra una figura umana in movimento trasfigurata e gracile, consumata dalla sofferenza della vita, nel pieno dell’analisi e della raffigurazione di Giacometti dell’esistenzialismo.
Eleonora Teti